Il gruppo spagnolo Puig, noto per marchi come Carolina Herrera, Paco Rabanne e Byredo, sta esplorando l’opportunità di una quotazione in borsa nel corso del 2024. Secondo diverse fonti di mercato, questa eventuale decisione potrebbe portare a una valutazione stimata intorno agli 8 miliardi di euro, rappresentando dunque un passo significativo per l’azienda.
Puig Brands SA e la strada verso l’IPO
Prima di intraprendere il percorso verso la quotazione in borsa, Puig ha attuato una ristrutturazione interna fondamentale. La creazione della società per azioni Puig Brands SA è stata infatti una mossa strategica, in quanto la società madre, Puig SL, non avrebbe potuto essere quotata in borsa.
Questa decisione è stata inoltre seguita dall’ingaggio di Goldman Sachs e JP Morgan come coordinatori globali, evidenziando l’esistenza di una strategia altamente ponderata per il debutto in borsa.
Bilanciare il controllo familiare
Secondo quanto riportato dal quotidiano economico Expansión, Puig sta considerando di immettere tra il 25% e il 49% del proprio capitale nella quotazione. Questa posizione mira a mantenere il controllo del gruppo nelle mani della famiglia Puig, rispettando le regole della Commissione Nazionale del Mercato dei Valori (CNMV). I risultati finanziari del 2022 riflettono la solidità dell’azienda, con un notevole aumento dell’utile netto, pari al 71%.
La visione di Marc Puig
Il presidente Marc Puig, in un’intervista al Financial Times, ha sottolineato che l’IPO rappresenterebbe una forma di disciplina di mercato attuabile senza la necessità di rinunciare al controllo familiare. Pur anticipando vendite superiori a 4 miliardi di euro nel 2022, Puig si trova leggermente in ritardo rispetto all’obiettivo iniziale di 4,5 miliardi di euro entro il 2025.
Da IPO a investitori di Private Equity
Nonostante l’IPO sia una delle opzioni prese in considerazione, Puig si trova comunque ancora in una “fase di riflessione”. Marc Puig ha infatti evidenziato la possibilità di scenari alternativi, come l’annessione di un investitore di private equity o di un azionista a lungo termine. Queste opzioni, secondo Puig, potrebbero mitigare le sfide comuni affrontate dalle aziende a conduzione familiare.
Bilanciare rischi e opportunità
Il gruppo Puig, consapevole dei rischi e dei benefici, sta dunque valutando attentamente le opzioni disponibili nel contesto di un settore in continua evoluzione. Durante questa fase esplorativa delle possibilità percorribili per lo sviluppo del proprio futuro, l’azienda si impegna a garantire una crescita sostenibile e a mantenere la sua posizione di prestigio nel mondo della moda e della bellezza.
Il percorso che Puig sceglierà nei prossimi anni rimane da definire, ma le prospettive appaiono promettenti per uno dei protagonisti nel settore del lusso.