Rendere più efficienti i test di tossicità

Quando si effettua un test di tossicità in vitro, una delle criticità è assicurarsi che i risultati ottenuti siano riproducibili in vivo. Anche se di norma i valori degli endpoint di tossicità si misurano partendo da delle concentrazioni nominali, secondo alcuni ricercatori francesi sarebbe necessario tenere conto dei legami di ionizzazione che si possono instaurare tra la sostanza stessa e alcune componenti cellulari e non.

Per dirla in altre parole, occorre trovare un metodo per predire quanta parte della sostanza messa nel test entrerà davvero nelle cellule.

La proposta messa a punto dagli stessi ricercatori, e comparsa su Toxicology in vitro, consiste in un modello virtuale di distribuzione delle molecole all’interno del medium di cultura e nel citoplasma cellulare basato sull’equazione di Fick-Nernst Planck.

Il metodo tiene conto della differente ionizzazione che i composti in gioco possono avere, considera la permeabilità delle specie ionizzate e non ionizzate e tiene conto del potenziale di membrana nel ripartire le frazioni ionizzate. Secondo i ricercatori, l’uso di questo modello può migliorare i risultati dei test in vitro e favorirne la conversione in vivo.

Studio: Siméon S., Jamei M., Gardner I., BoisY. F. VIVD: Virtual in vitro distribution model for the mechanistic prediction of intracellular concentrations of chemicals in in vitro toxicity assays. Toxicology in Vitro. Online il 29 dicembre. Doi: https://doi.org/10.1016/j.tiv.2018.12.017

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0887233318306003