“Retinoidi” è un termine generico per indicare l’intera famiglia dei derivati naturali o sintetici della vitamina A. Si tratta di composti costituiti da un anello β-ionone e da una catena laterale polienica con uno specifico gruppo funzionale. I gruppi funzionali possono includere: un gruppo alcolico, che si traduce in retinolo; un gruppo aldeidico, che porta al retinale; un gruppo acido, che produce acido retinoico; o un gruppo estere, che dà luogo all’estere retinilico.
I retinoidi sono stati ampiamente studiati come molecole antiage e, pertanto, largamente impiegati in prodotti cosmetici.
Gli effetti antinvecchiamento e antifotoinvecchiamento di tali ingredienti si basano sulla promozione della proliferazione dei cheratinociti, sulla sintesi di fibre di collagene ed elastina e sull’inibizione della degradazione del collagene mediante inibizione dell’attività delle metalloproteasi.
Il tutto comporta una decelerazione del processo di invecchiamento e il miglioramento dei meccanismi di riparazione, oltre alla riduzione di rughe ed iperpigmentazione.
A causa delle proprietà fisicochimiche, i retinoidi sono, tuttavia, altamente instabili ed estremamente sensibili a luce, ossigeno e temperatura. L’applicazione topica determina, inoltre, spesso irritazione cutanea. L’instabilità e le peculiarità irritanti rappresentano importanti limitazioni all’uso cosmetico.
La review
Il presente lavoro, pubblicato sul Journal of Cosmetic Dermatology, chiarisce i fattori cruciali di instabilità e irritazione cutanea dei retinoidi, fornendo una sinossi dei recenti progressi nella risoluzione di tali sfide, a vantaggio di un utilizzo futuro sempre più sicuro ed efficace.
Nello specifico, la revisione propone tre potenziali soluzioni alle due problematiche sopracitate: modifiche strutturali, sistemi di somministrazione mediante nanocarrier a base di lipidi (liposomi, niosomi, nanoemulsioni, nanoparticelle lipidiche solide e carrier lipidici nanostrutturati) e associazione dei retinoidi con altre sostanze, quali vitamine, agenti lenitivi e idratanti, antiossidanti e chelanti. La review si conclude con uno sguardo alle sfide future.
Le conclusioni
Grazie ai progressi nelle tecniche di formulazione, alla modifica della struttura dei derivati dei retinoidi e allo sviluppo di nuovi vettori nanolipidici, l’instabilità chimica e l’irritazione cutanea dei retinoidi sono state mitigate, garantendone efficacia e potenza per periodi prolungati.
Il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (SCCS) dell’Unione Europea ha emanato un nuovo regolamento che impone divieti e restrizioni all’uso del retinolo nei prodotti skincare.
L’SCCS ha preso in considerazione l’esposizione alla vitamina A sia attraverso cosmetici sia attraverso la dieta e ha valutato con precisione la concentrazione del valore di esposizione di sicurezza come 0,05% di equivalente di retinolo per la lozione per il corpo e 0,3% per altri prodotti leave-on e rinse-off.
La combinazione di studi molecolari e strumenti analitici avanzati racchiude un immenso potenziale nello svelare le complessità dell’irritazione indotta dai retinoidi, aprendo la strada allo sviluppo di formulazioni più sicure ed efficaci.
Zhong J, Zhao N, Song Q, Du Z, Shu P.; Topical retinoids: novel derivatives, nano lipid-based carriers, and combinations to improve chemical instability and skin irritation; J Cosmet Dermatol. 2024; 00: 1-14. doi:10.1111/jocd.16415