Dal punto di vista regolatorio l’universo essenziero continua ad evolversi andando a studiare i possibili impatti di numerose materie prime sulla salute dei consumatori, appoggiandosi ai dati di studi condotti da IFRA in associazione al RIFM e mettendo continuamente sotto la lente d’ingrandimento nuovi ingredienti.
Recentemente è salito alla ribalta il salicilato metile, materia prima sintetica e presente in tracce all’interno di numerosi oli essenziali naturali come per esempio l’olio essenziale di Ylang Ylang e quello di Tuberosa, sentori fioriti ricchi e magnetici che devono parzialmente la loro unicità olfattiva proprio alla materia prima in oggetto con le sue note calde e dolci dal tipico sentore medicinale. Il dossier di sicurezza è stato recentemente inviato a SCCS con un parere ipotizzabile per Febbraio 2021 e conseguente votazione entro Giugno 2021 con pubblicazione entro la fine del 2021 stesso e applicazione della classificazione prevista per inizio 2022 e sua inclusione nell’Omnibus V. La classificazione come CMR1B è stata proposta dalla Francia inizialmente, ma ECHA ha rifiutato l’iniziale indicazione e approvato il 19 Settembre 2019 la classificazione come CMR2 reprotox, classificazione che dovrebbe essere inclusa nel futuro ATP 16 previsto per la pubblicazione. Le aziende essenziere si stanno muovendo per difendere l’utilizzo di questa storica materia prima nonostante le negative indicazioni preliminari proponendo nuovi studi e dati a supporto per permettere ad ECHA di scegliere nel modo opportuno.
Rimane inoltre da chiarire se l’utilizzo della materia prima in oggetto verrà bloccato in toto o se il divieto sarà limitato alla sola introduzione as such, ammettendone comunque l’uso se presente come inevitabile traccia all’interno di oli essenziali naturali come i naturali citati in questo breve articolo che sono da sempre elementi essenziali in numerose composizioni di grande successo in passato e che difficilmente potrebbero essere sostituiti senza impatti particolari dal punto di vista olfattivo.