“Percezione reinventata”: è questo il tema conduttore di Pitti Fragranze 21, che si pone l’obiettivo di distaccare il profumo dalla sola percezione olfattiva e si prefigge il compito di inserirlo in un ambito esperienziale più ampio. A questo tema si ispira la speciale istallazione immersiva e plurisensoriale Symbiotic Experience, andata in scena dal 15 al 17 settembre 2023 nello spazio Alcatraz della suggestiva cornice della Stazione Leopolda di Firenze.

Questa installazione, a cura della giornalista Paola Gariboldi e della content creator Susanna Macchia, vede collaborare artisti di settori diversi in un percorso multisensoriale che si pone l’obiettivo di reinventare e allargare le possibilità percettive, aprendo nuove porte alla creazione del profumo e alle sensazioni da esso create.

(Foto di Caterina Gelici per Kosmeticanews)

Un abbraccio al futuro

Symbiotic Experience, istallazione realizzata dalla boutique agency MONOGRID, ha permesso a quattro nasi profumieri di collaborare insieme ad altrettanti artisti digitali e ad un compositore e sound designer.

I digital artwork realizzati dagli artisti digitali Gisella Alfieri Sabattini, Bonnie Tsang, Giovanna Sala e Alex Valentina mediante l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, hanno ispirato i silage di Jérôme di Marino e Serge Majoullier, Alberto Morillas e Coralie Spicher, in un connubio nuovo, immersivo, che reinventa completamente il concetto e l’idea di fragranza.

Il visitatore, protagonista attivo di questa esperienza, è coinvolto non solo dal punto di vista visivo e olfattivo, ma anche uditivo. Ogni opera, infatti, è accompagnata da una composizione esclusiva realizzata dal sound designer Alessandro Meistro facendo ricorso a strumenti digitali generativi.

Le opere sono Ethereal Blossom di Alberto Morillas con Bonnie Tsang, Darkness Rewind di Serge Majoullier con Giovanna Sala, Shaping Nature di Jérôme Di Marino con Alex Valentina, Nebulosa di Coralie Spicher con Gisella Alfieri Sabattini.

Gli artisti digitali presentano stili, background e visioni molto diverse e questo ha fatto sì che non solo gli artwork fossero tra loro molto dissimili, ma che lo fossero, di conseguenza, anche i silage ad esse abbinati.

(Foto di Caterina Gelici per Kosmeticanews)

Nuove ispirazioni

Questa immersiva e poliedrica opera, alla quale hanno partecipato i due nasi creatori Coralie Spicher e Jérôme Di Marino insieme alla neurosmellist Anna D’Errico, è stata anche oggetto di un talk tenutosi venerdì 15 settembre.

In quest’occasione si è sottolineato come il processo solito di creazione del profumo sia stato ribaltato. Se di solito è la natura, la realtà ad ispirare la creazione di un profumo, in questo caso sono state delle immagini digitali e astratte a solleticare l’immaginazione dei nasi profumieri.

La neurosmellist Anna D’Errico ha sottolineato che, sebbene si possano digitalizzare le immagini e i suoni, non si potrà creare un profumo digitale, in quanto le fragranze sono caratterizzate di molecole che raggiungono la mucosa nasale e, attraverso messaggi biochimici diventano, tramite l’elaborazione cerebrale, odore e percezione.

I nasi hanno sottolineato poi come l’intelligenza artificiale sia entrata anche nei loro laboratori, non come un rivale o un nemico, ma come un alleato che può suggerire delle note a cui il profumiere non avrebbe pensato.