Un metodo integrato per la sensibilizzazione cutanea

Sono numerosi gli studi sulla sensibilizzazione cutanea pubblicati sulle riviste di riferimento in questi mesi.

Tra questi ve n’è uno che mette a confronto 3 diversi metodi predittivi integrati per la sensibilizzazione cutanea umana partendo da due saggi in vitro, KeratinoSens™ e h-CLAT, e uno in chemico, di recente sviluppo, Spectro-DPRA.

La prima evidenza è che l’uso combinato dei tre test dà risultati più raffinati di quelli ottenuti con gli stessi saggi realizzati singolarmente. L’approccio che ha permesso di ottenere i risultati migliori è quello che vede prima l’utilizzo di Spectro-DPRA, seguito da KeratinoSens™ e h-CLAT i cui esiti vengono utilizzati per completare la determinazione delle sostanze potenzialmente sensibilizzanti.

In questo modo i ricercatori hanno ottenuto una sensibilità del 96,3%, una specificità del 87,1%, un valore predittivo positivo del 86,7%, un valore predittivo negativo del 96,4% e una accuratezza del 91,4%, sempre in confronto ai dati umani disponibili. Questo approccio, pur richiedendo una ulteriore ottimizzazione, potrebbe quindi essere utile nella ricerca cosmetica e nei test di valutazione per l’immissione in commercio. Questa l’opinione dei ricercatori.

Cho, S., Choi, M., Park, S., An, S., & Park, J. (2019). Application of Spectro‐DPRA, KeratinoSens™ and h‐CLAT to estimation of the skin sensitization potential of cosmetics ingredients. Journal of Applied Toxicology. doi:10.1002/jat.3904 https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/jat.3904