Valorizzazione dei sottoprodotti dell’industria del vino in cosmesi

La vinaccia e i semi d’uva sono sottoprodotti agroindustriali, il cui trattamento inadeguato genera diverse preoccupazioni socioeconomiche e ambientali; tuttavia, è possibile valorizzare tali scarti estraendo i loro composti bioattivi, come gli antiossidanti (composti fenolici), la vitamina E e gli acidi grassi.

Lo studio

I composti bioattivi sono stati estratti mediante estrazione solido-liquido. Le rese per i composti fenolici sono risultate del 18,4 ± 0,4% per la vinaccia e del 17,4 ± 0,4% per i semi d’uva. Per l’olio, le rese sono state del 13,3 ± 0,2% e del 14,5 ± 0,3% per vinacce e vinaccioli. La capacitĂ  antiossidante è stata valutata mediante il test con 2,2-difenil-1-picrylidrazyl (DPPH) e l’applicazione del test ha mostrato che l’estratto fenolico possiede una capacitĂ  antiossidante maggiore rispetto agli oli.

Gli estratti di vinaccia e semi d’uva mostrano, corrispondentemente, valori di 90,8 ± 0,8 e 87,5 ± 0,5 di inibizione DPPH e IC50 di 48,9 ± 0,5 e 55,9 ± 0,7 ÎĽgextract·mLDPPH-1. Successivamente è stata valutata la capacitĂ  antimicrobica mediante il “test di diffusione del disco”, rivelando che gli estratti fenolici inibiscono la crescita di Staphylococcus aureus e Staphylococcus epidermidis.

Gli estratti ottenuti sono stati infine incorporati in 10 formulazioni di creme viso, con lievi modifiche nelle quantità di stabilizzanti formulativi. La stabilità dei prodotti è stata studiata per 35 giorni, e il periodo di test ha rivelato la possibilità di incorporare estratti e oli ottenuti da sottoprodotti come antiossidanti nei cosmetici, sostituendo quelli sintetici. Tuttavia, come futura raccomandazione, dovrebbe essere eseguita la microincapsulazione degli estratti, al fine di aumentarne la stabilità.

Molecules- Jan 31;27(3):969 (2022)Â