Alcol benzlico, nuove limitazioni

Conosciuto nel mondo cosmetico come conservante per numerose tipologie applicative di prodotti del mondo personal care, l’alcol benzilico è anche un componente utilizzato nella creazione di profumazioni, caratterizzato da un delicato sentore floreale con leggere nuances fruttate in direzione mandorla e delicatamente aromatiche, caratteristiche che lo rendono ideale componente per le creazioni in ambito floreale a ricordare i fiori bianchi, soprattutto gardenia e mughetto a cui aggiungere sentori in direzione juicy and funny, magari in associazione con il deciso sentore mandorlato dell’aldeide benzoica.

La sostanza in oggetto rientra tra i 26 allergeni riconosciuti dalla legge e pertanto è comune trovarlo indicato all’interno dell’INCI di alcuni prodotti cosmetici a causa del suo utilizzo come conservante e come ingrediente di fragranze, recentemente vi sono nuove proposte a livello europeo per regolamentare la classificazione di questa materia prima. La sostanza è attualmente presente nell’allegato VI del CLP con la classificazione come Acute Tox 4 (H302) e Acute Tox 4 (H332) e l’uso previsto è in svariati settori fra cui adesivi, sigillanti, rivestimenti, diluenti, sverniciatori, inchiostri e toner oltre a coloranti tessili e prodotti impregnati: ubiquitarietà che ha portato ad accendere le luci e le attenzioni verso una materia prime cosi tanto utilizzata.

La nuova classificazione proposta per l’Alcol Benzilico, oggetto di una Internet Consultation sul sito we di ECHA, prevede l’introduzione dell’Acute Tox 4 (H302) con Oral: ATE = 1570 mg/kg bw, Eye Irrit. 2 (H319) e Skin Sens 1B (H317), caratteristica quest’ultima che la renderebbe senza dubbio una sostanza da attenzionare nelle miscele finali sottoposte al regolamento CLP come per esempio le candele profumate, i diffusori profumati a bastoncino e le altre forme profumate del settore air care, arrivando ad abbracciare anche il mondo dei fabric softeners profumati e delle soluzioni per il lavaggio dei capi.