Applicazioni dermocosmetiche dei pigmenti microalgali

Tra i microrganismi fotosintetici, molte specie di cianobatteri e microalghe sono state ampiamente studiate grazie alla sintesi di composti ad alto valore aggiunto, destinabili a diverse applicazioni industriali. Pertanto, la loro produzione è aumentata nell’ultimo decennio, anche per generare materie prime per prodotti cosmetici.

La routine quotidiana prevede, infatti, l’uso di cosmetici e filtri solari per proteggersi dai cambiamenti ambientali, principalmente dall’incremento del tasso di radiazione ultravioletta (UV) la cui sovraesposizione causa danno cutaneo e invecchiamento precoce.

Lo studio

Com’è stato discusso ampiamente dalla comunità scientifica, i filtri UV chimici sono di frequente incorporati nelle formule dei filtri solari; tuttavia, possono indurre reazioni allergiche.

Per questi motivi, alcuni pigmenti derivati ​​da microalghe, come l’astaxantina, la luteina, il β-carotene e altri biocomposti sono protagonisti nella letteratura moderna, e prodotti biotecnologicamente come ingredienti naturali da incorporare in formule destinate alla cura della pelle, con benefici multifunzionali anche a scopo di protezione solare.

Quindi, questa indagine riassume i recenti studi sui principali pigmenti derivati dalle biomasse dei microrganismi fotosintetici e sui loro usi nei dermocosmetici, anche con nuovi attributi, come agenti antietĂ , per il trucco, schiarimento e sbiancamento della pelle, tra gli altri.

Adv Appl Microbiol- ;117:63-93 (2021)