Avestan, il marchio di fragranze che incarna l’essenza di Brandon Truaxe

Avestan, il marchio di fragranze che incarna l'essenza di Brandon Truaxe

Avestan, il marchio di fragranze che incarna l'essenza di Brandon Truaxe

Il 18 dicembre 2019, a quasi un anno dalla tragica scomparsa di Brandon Truaxe, pioniere nel campo della cosmesi e co-fondatore di Deciem, una parte della sua visione creativa ha preso vita.

Al 73 di Beak Street, a Londra, nel quartiere di Soho, Deciem ha infatti inaugurato uno spazio completamente dedicato al marchio di fragranze Avestan, creato da Truaxe.

Oggi, questo luogo intatto e lasciato deliberatamente incompiuto, progettato nel 2018 da Truaxe insieme a Stephanie Wong e Jason Santos, funge da toccante capsula del tempo dedicata al suo ideatore, che non visse abbastanza a lungo per poter assistere al suo completamento.

La creazione di Avestan

Nel 2018, Truaxe aveva creato il marchio Avestan con l’intenzione di renderlo il primo e unico marchio di fragranze sotto l’egida della «società di bellezza anormale», Deciem, che aveva co-fondato cinque anni prima.

Questo speciale negozio dal design grezzo ed essenziale resterà anche l’unico al mondo in cui sarà possibile sperimentare ed acquistare la prima e sola fragranza Avestan, offrendo un’esperienza esclusiva e in linea con l’idea del marchio di farsi conoscere per la sua interpretazione umile e allo stesso tempo raffinata del profumo.

Sul sito di Avestan, rimasto anch’esso esattamente come lo aveva lasciato Truaxe, possiamo leggere la spiegazione del fondatore: «Cominciò in presenza di cose decisamente indegne di tanta ammirazione nel mondo degli aromi: tini di terracotta rivestiti pieni di olio di argan, pareti di terra di una tipica dimora di villaggio e il fango che si era formato sui miei piedi nudi dopo aver attraversato il fiume che costeggiava il comune di Asni nelle montagne dell’Atlante marocchino. Ero consapevole del mio fascino interiore per gli aromi da anni, ma è stato questo momento che mi ha fatto scoprire l’intensità del mio assorbimento».

Profumi e ricordi

Truaxe ha dedicato quasi un decennio a lavorare su Avestan, considerato comunemente uno dei suoi progetti più amati e personali. «Spesso mi era stato detto dai maestri del settore che gli aromi ci ricollegano alle nostre esperienze passate e che è attraverso questo viaggio nella mente che stabiliamo se troviamo un aroma gradevole o meno e fino a che punto. In piedi nella dimora quasi neutra dall’aroma, mi sono reso conto di un aroma. Un aroma così debole, eppure così intenso, che riassumeva l’olio di argan, i muri di argilla, il fango, il villaggio, il fiume, il luogo, il momento e, soprattutto, un aroma che non mi collegava a una memoria lontana e invece ha creato una delucidazione di qualcosa di sconosciuto».

Questa teoria si riflette nel design stesso del negozio, che è come una scatola dei ricordi e all’interno del quale gli elementi di design includono tavoli in legno nudo, piastrelle blu frammentate, un camino a vista e pareti non trattate.

«Avestan è l’incarnazione di questa piacevole non familiarità. È una deviazione dalle note familiari che ci muovono attraverso il passato. È un’esplorazione dell’inedito. È un viaggio per creare nuovi significati attraverso i profumi. È una partenza dalla lavanda e dalla rosa verso un viaggio incompiuto di note sconosciute: argille, steli, linfe, luoghi e momenti. Avestan è un gioco d’avanguardia sulla natura, che non consente alla mente di identificarsi, ma crea invece un’occasione gradita per esplorare».

La fragranza Avestan

Anche la fragranza, senza nome, avvolta in cartone ondulato e custodita in una semplice borsa di carta marrone, riflette questi ideali.

Il profilo olfattivo è particolare ed è difficile trovarne una vera e propria descrizione, in quanto il marchio ha appositamente scelto di non condividere troppi dettagli sul prodotto sia per incoraggiare l’esplorazione personale del profumo, sia per un senso di ricordo e misticismo.

L’identificazione più comune sembrerebbe, tuttavia, essere quella rappresentata da note di testa aromatiche e verdi, seguite dal famoso odore di riso combinato a note legnose e speziate. Le note di fondo sarebbero invece caratterizzate da note di legno bruciato, simili a quelle trovate in Gaiac 10 di Le Labo.