Colture miste per identificare gli agenti sensibilizzanti

Il meccanismo di simun.

I ricercatori della New Castle University hanno brevettato un nuovo test di laboratorio per verificare le reazioni di sensibilizzazione dovute ai cosmetici. Il saggio, che si basa sull’impiego di colture cellulari miste, è stato presentato questa primavera a Bruxelles, in occasione della conferenza «In vitro testing industrial platform» (fonte ANSA). Skimune™, questo è il nome del test, è in grado di stabilire se il prodotto oggetto del test sia in grado di scatenare una risposta allergica o di sensibilizzazione e potrebbe essere una valida integrazione ai test alternativi alla sperimentazione animale che sono tuttora in fase di valutazione da parte dell’ECVAM. Il sistema si basa sull’impiego di cellule mononucleate prelevate da campioni di sangue umano, differenziate in cellule dendritiche e poste in coltura con linfociti T e epidermide, prelevate dallo stesso donatore. Il sistema riproduce in vitro quello che avviene nell’epidermide umana durante la fase di sensibilizzazione, ossia la fase che precede l’allergia (tipo IV). Le cellule dendritiche, mediatrici della risposta immunitaria infatti, sono in grado di attivare i linfociti-T che, una volta sensibilizzati, rilasciano a cascata citochine. Un’elevata concentrazione di queste molecole si traduce in un danno all’epidermide in coltura, che viene poi rilevato tramite apposito saggio di vitalità cellulare. Secondo le dichiarazioni rilasciate dai ricercatori inglesi il test si presenta come accurato, sensibile e affidabile al pari degli altri saggi in vitro attualmente disponibili, con il vantaggio che permette la deposizione della sostanza da testare direttamente sul tessuto epiteliare.


E. Brunelli – PhD Biotechnology, Università del Piemonte Orientale

C. Rovida CAAT Europe