Abbiamo assistito negli ultimi anni alla diffusione dei sistemi airless: sistemi di erogazione ermetici che prevengono l’infiltrazione di aria nel pack, quindi maggiore integrità del prodotto e meno conservanti. In questa direzione è però importante garantire anche l’impermeabilità del packaging stesso. In particolare, quando si parla di polimeri tipo PP e PE, che lasciano tipicamente passare l’ossigeno e le piccole molecole molto volatili. La soluzione viene dalla coestrusione con materiali barriera, tra cui l’Evoh, copolimero di etilene e alcol vinilico. Già da tempo utilizzato nell’industria alimentare, molto sensibile ai fenomeni di ossidazione dei prodotti freschi, da qualche anno l’azienda ha fatto il suo ingresso anche nell’industria del packaging cosmetico. Prodotto dalla Kuraray Co., Ltd. con il marchio Eval™ fin dal 1972, dal 1997 è fornito in Europa dal sito produttivo Eval Europe nv, in Belgio. Eval è disponibile in vari gradi, in relazione al rapporto etilene/alcol vinilico: maggiore il contenuto di etilene, maggiore la flessibilità, ma minore l’effetto barriera (garantito invece dall’alcol vinilico). Trova molte applicazioni: dai tubi, ai flaconi, dai film, ai termoformati. Un esempio di coestruso per un flacone cosmetico skin-care può essere PE/rimacinato/collante/Eval/collante/PP. Non contiene composti alogenati, metalli pesanti o diossine e può essere riciclato sia come strato di rimacinato all’interno di un coestruso, sia all’interno della filiera del riciclo delle poliolefine o PET dato che non ne altera il processo.
di M.Piacentini