Quando si parla di sostenibilità del packaging si pensa direttamente alla confezione, in realtà anche l’etichetta è un elemento importante per garantire la ecocompatibilità complessiva dell’imballaggio. Che criteri deve rispettare un etichetta per essere sostenibile? Sostanzialmente gli stessi del packaging, tuttavia con alcuni differenze poiché il processo produttivo è ovviamente diverso. Ormai da qualche anno la FINAT (The trade association for the self-adhesive labeling and adjacent industries) l’associazione che riunisce tutti i produttori di etichette autoadesive in ambito europeo. È attivamente impegnata nell’ambito della sostenibilità, con progetti che promuovono il riciclo degli scarti della produzione industriale: per esempio dei release liner delle etichette che sono rilasciati dopo che sono state applicate alla confezione oppure tutta una serie di programmi legati alla la conversione in energia dei rifiuti, termovalorizzazione, derivanti dalla matrice dell’etichetta. In modo da rendere la produzione nel complesso più ecocompatibile. L’associazione internazionale nell’ambito «Global Packaging Project» del 2010 ha cominciato a promuove in ambito europeo anche programmi affinché le etichette siano progettate per integrarsi dal punto di vista della sostenibilità con l’imballaggio. A poco serve progettare un packaging sostenibile se l’etichetta contiene adesivi o inchiostri che alterano il processo di riciclo della confezione o etichette che difficilmente si possono staccare se non compatibili con il materiale della confezione. Garantire etichette più sostenibili è comunque un obiettivo ambizioso poiché la loro sostenibilità non è legata solo al produttore dell’etichetta ma ai produttori finali di packaging, che oltre a scegliere un etichetta a basso impatto ambientale si devono anche attivare per alcune operazioni strategiche come il recupero dei release liner che avviene durante l’operazione di produzione dell’imballaggio. Allo stato attuale solo L’associazione di settore statunitense TLMI (The Tag & Label Manufacturers Institute), è estremamente attiva nell’ambito della sostenibilità. Il suo programma LIFE (Label Initiative for the Environment) offre un processo di certificazione di sostenibilità verificato fatto su misura per il settore della trasformazione delle etichette. In Europa si sta ancora lavorando per raggiungere degli standard comuni.
di E. Brunelli- PhD Biotechnology