Tre sfide per la ricerca

Nava
Luca Nava

Abbiamo intervistato Luca Nava, Responsabile Area Tecnico-normativa di Cosmetica Italia.

Quali sono le aree verso cui orientare l’innovazione?
Si individuano tre filoni:
1- La classica innovazione di prodotto, in cui il cosmetico costituisce una risposta a un bisogno del consumatore, in termini di efficacia o di specifica esigenza.
2- Una ricerca rivolta alla protezione del consumatore, che ricade fra le responsabilità delle imprese, per garantire prodotti sempre più sicuri. Questo comprende tutta l’area del controllo e della messa a punto di metodi alternativi a quelli su animali.
3- Il terzo grande tema riguarda la sostenibilità dei prodotti e delle aziende. È la sfida del presente, che diventerà nel futuro il fattore discriminante per la permanenza delle aziende sul mercato nel medio-lungo termine. Parliamo di idee innovative che riguardino processi sostenibili, acquisto delle materie prime sostenibile e sviluppo di prodotti a ridotto impatto ambientale.

Come si pongono le aziende italiane rispetto a questi temi?
Sulla innovazione di prodotto l’industria cosmetica italiana, anche le PMI, è certamente all’avanguardia nel mondo con categorie in cui siamo particolarmente forti come il make-up e i prodotti per la colorazione dei capelli.
Sui temi della responsabilità sociale di impresa e della sostenibilità oggi c’è un ruolo di leadership delle multinazionali, che rappresentano un modello per le imprese italiane. Cosmetica Italia sente fortemente la responsabilità istituzionale di creare negli associati la necessaria cultura su questi temi e si è attivata in tal senso avviando programmi di formazione. Non è un salto facile, perché il ritorno degli investimenti avviene nel medio-lungo termine e, inoltre, dipende dalla capacità delle aziende di trasformare questo impegno in valore, per esempio attraverso opportune strategie di comunicazione e coinvolgimento dei propri stakeholder. Da questa sfida dipende tuttavia la sopravvivenza stessa delle aziende e anche l’immagine dell’intero settore, che deve dimostrare di essere seriamente impegnato su questi temi.

di E. Perani