Poco tempo dopo la notizia che in Europa, nonostante il divieto di utilizzare test animali per le sostanze chimiche utilizzate nei cosmetici e per i cosmetici finiti, sono decine le richieste da parte di ECHA di fornire dati derivati da animali per fini regolatori, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione di voto che invita la Commissione europea a definire un Action Plan per avviare la fase attiva di abbandono degli esperimenti animali nel mondo della ricerca, indicando obiettivi e target per favorire il progresso in questo ambito. Certo, la richiesta del Parlamento non è vincolante, ma la Commissione ha di norma 3 mesi per rispondere.
In Europa, sottolineano da Human Society International (HSI), sono molte le iniziative per ridurre e migliorare l’uso degli animali in ambito scientifico, ma il Parlamento si è reso conto dell’assenza di un piano coordinato che porti alla completa sostituzione e di obiettivi che la facilitino. Senza contare che il popolo europeo stesso è interessato alla questione: il 72% vuole infatti che i test animali vengano abbandonati in favore di altri metodi. Inoltre, sono molti gli scienziati convinti che test in vitro, in silico, in chemico basati su dati umani possano fornire indicazioni più sicure e affidabili di test condotti su animali.
Anja Hazekamp, presidentessa dell’Intergruppo sul Welfare e la Conservazione Animale, sottolinea “questo action plan porta a una situazione in cui vincono tutti, umani, gli altri animali e l’ambiente ed è quindi essenziale che venga gestito dalla Commissione stessa. Inoltre, è importante che vi sia un coordinamento per ridurre e sostituire l’uso di animali a fini di ricerca. Senza contare che raggiungere l’obiettivo di avere sicurezza e sostenibilità senza l’uso di test animali faciliterà il conseguimento dei traguardi del Green Deal europeo”.
