Uno studio fornisce una panoramica completa della letteratura esistente sulle interazioni tra i componenti delle fragranze e le matrici delle emulsioni dermocosmetiche, dalla microstruttura all’applicazione cutanea

La fragranza è definita come una combinazione complessa di sostanze chimiche naturali e/o sintetiche aggiunte a molti beni di consumo (profumi, articoli per la casa, cosmetici) per conferire loro un piacevole odore caratteristico.

È uno degli ingredienti più importanti di una formulazione. Si è rivelata, infatti, un fattore chiave nel guidare le scelte del consumatore e contribuisce alla percezione delle prestazioni del prodotto finito. Per tali motivi, la fragranza viene aggiunta alla quasi totalità delle emulsioni dermocosmetiche.

Il livello di profumazione utilizzato varia a seconda della tipologia di prodotto cosmetico. In virtù delle proprietà fisico-chimiche, le molecole costituenti la fragranza mostreranno affinità differenti con le fasi acquosa e oleosa dell’emulsione e si troveranno, pertanto, in parti diverse della microstruttura. Comprendere le interazioni tra i composti profumati e le matrici delle emulsioni dermocosmetiche è fondamentale: consente di prevedere come la profumazione può alterare le proprietà fisico-chimiche dell’emulsione e può rappresentare un prezioso aiuto nell’ottimizzare il rilascio della fragranza stessa.

La revisione

È ormai ben noto come la composizione e la struttura delle matrici delle emulsioni alimentari possano influenzare il rilascio degli aromi chimici. Le emulsioni dermocosmetiche profumate sono state studiate in misura minore. È tuttavia interessante applicare i risultati del settore alimentare al comparto beauty poiché le emulsioni alimentari e cosmetiche condividono caratteristiche comuni.

Il presente lavoro, pubblicato su PubMed, si propone di fornire una panoramica completa della letteratura esistente sulle interazioni tra i componenti delle fragranze e le matrici delle emulsioni dermocosmetiche, dalla microstruttura all’applicazione cutanea.

La revisione offre una rassegna degli effetti della profumazione sulla struttura, sulla stabilità fisico-chimica e sulla consistenza (texture e proprietà reologiche) delle emulsioni dermocosmetiche.

Viene poi discusso come la composizione e la struttura dell’emulsione possano incidere sul rilascio della fragranza stessa. Per la fase acquosa sono chiariti l’impatto dei solventi, dei sali e degli agenti texturizzanti, mentre per quella oleosa l’attenzione è rivolta ai tensioattivi. Da ultimo, sono affrontate le interazioni pelle-emulsioni profumate.

Le conclusioni

Nonostante sia spesso l’ultimo ingrediente aggiunto in fase di sviluppo, la fragranza influisce in modo significativo sulla stabilità e sulla viscosità delle formulazioni cosmetiche.

Comprendere al meglio la struttura, la polarità e la volatilità delle molecole che la costituiscono è, pertanto, essenziale per prevedere le possibili interazioni con il prodotto finito. È fondamentale tenere in considerazione anche la compatibilità con gli altri ingredienti presenti in formula (sali, modificatori reologici e pigmenti).

Le informazioni attualmente disponibili in letteratura sulle proprietà superficiali e interfacciali delle fragranze sono pochissime. Una conoscenza più approfondita in tal senso potrebbe rivelarsi utile per capirne e prevederne il comportamento nelle emulsioni.

In aggiunta, chiarirebbe ulteriormente l’interazione profumazione-pelle, limitando l’eventualità di irritazioni cutanee, ad oggi una delle principali preoccupazioni per le industrie cosmetiche e farmaceutiche.

Dallay C, Malhiac C, Picard C, Savary G. “Fragrance in dermocosmetic emulsions: From microstructure to skin application”. Int J Cosmet Sci. 2023; 00: 1–23. https://doi.org/10.1111/ics.12896