Sono essenzialmente 3:
– edematoso caratterizzato da un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali del tessuto sottocutaneo che si gonfia, si osserva quindi edema particolarmente a livello degli arti.
– fibroso, caratterizzato dalla formazione di noduli fibrosi per effetto dello scarso drenaggio. Tali noduli si generano in seguito all’aumento di volume dei tessuti connettivali che comprimono il tessuto adiposo che assume quindi un aspetto nodulare (pelle a «buccia d’arancia»).
– sclerotico, in questo caso i noduli che si creano sono di maggiori dimensioni e il tessuto adiposo diventa ancora più duro (sclerosi). I capillari della zona interessata sono molto fragili e la pelle risulta fredda al tatto con conformazione definita «a materasso» (2).
Genetica, ereditaria, altre patologie (es. di natura cardiovascolare), ambiente in cui si vive e stile di vita (es. fumo, alcool, alimentazione ricca di sodio e/o grassi, stress, vita sedentaria ecc).
Tutto concorre a provocare una alterazione del sistema venoso e linfatico con rallentamento del flusso sanguigno e conseguente ritenzione idrica.
È certamente possibile prevenire l’insorgere della cellulite con un corretto stile di vita: bere molta acqua, seguire una corretta alimentazione ricca di frutta e verdura, fare sport e attività fisica, non fare uso di alcool, non fumare, ecc. Tuttavia molto spesso succede che un corretto stile di vita non è sufficiente a scongiurare la comparsa della malattia o sopraggiungono dei particolari stati quali per esempio la gravidanza responsabili dell’insorgere della cellulite in modo più o meno grave.
di C. Pagano e L. Perioli, Dip. di Scienze Farmaceutiche- Università degli Studi di Perugia