I profitti di L’Oréal sono diminuiti a livello globale, tuttavia l’azienda ha registrato una flessione ancora più marcata in tutta l’Europa occidentale, con vendite in calo del 7,7%, pari a circa 1,9 miliardi di dollari; anche nell’Europa orientale le vendite sono diminuite dell’1,4% e del 5,6% in Africa e Medio Oriente. Per il Nord America, le vendite sono scese del 4,8%, mentre in Asia del 3,7%, anche se l’azienda ha registrato un’impennata del 6,4% in Cina da quando il mercato è entrato in fase di ripresa.
Per l’amministratore delegato di L’Oréal Jean-Paul Agon, i prodotti per la cura della pelle e dei capelli hanno avuto un buon riscontro durante il periodo di confinamento, con l’aumento delle vendite online, mentre altri articoli cominciano ad essere richiesti, come ad esempio le maschere viso, usate dai consumatori cinesi in vista della ripresa dell’attività lavorativa.
L’Oréal non ha fornito una previsione sugli utili per il 2020, gli analisti prevedono che il calo delle vendite peggiorerà nel secondo trimestre con il morso delle chiusure europee e statunitensi. Ma il fatturato dalla Cina, il più grande mercato di L’Oréal, potrebbe aumentare di oltre il 10% nel periodo aprile-giugno, ha affermato Agon. L’azienda fornisce anche prodotti professionali per parrucchieri, che potrebbero essere una buona fonte di reddito entro la fine dell’anno, dopo che le restrizioni si saranno allentate e le persone potranno, con le dovute cautele, recarsi dai propri hairstylists di fiducia.