I prodotti cosmetici destinati alla cura della persona sono considerati una componente essenziale della nostra routine di cura quotidiana. Risulta, quindi, un pre requisito che i formulati siano stabili e sicuri per l’uso umano.
Questo studio pubblicato su PubMed ha avuto come scopo la valutazione della qualità e della sicurezza delle preparazioni cosmetiche più comuni utilizzate in modo routinario.
Lo studio
Per selezionare i prodotti maggiormente interessanti da testare è stata fatta un’indagine trasversale contenente le tipologie e le marche di prodotti più utilizzate.
Sulla base di 447 risposte di uomini e donne caratterizzati da età e livelli di istruzione variegati, sono stati selezionati 21 prodotti di diverse marche che sono stati valutati in termini di carica microbica, contenuto di metalli pesanti e proprietà organolettiche.
La contaminazione microbica, in particolare, è stata studiata utilizzando il metodo del conteggio in piastra aerobico.
Impurità metalliche nei prodotti cosmetici
Il contenuto dei metalli piombo (Pb), alluminio (Al), cadmio (Cd), cobalto (Co), cromo (Cr), rame (Cu), manganese (Mn), nichel (Ni), zinco (Zn), ferro (Fe) e le impurità di arsenico (As) sono stati analizzati utilizzando uno spettrometro di massa al plasma accoppiato induttivamente.
Le formulazioni analizzate includevano creme solari, balsami per le labbra, creme per le mani, prodotti per capelli, detergenti, olio e talco per bambini, saponette, tinture per capelli, cosmetici per il trucco, deodoranti, sieri per capelli, gel da barba e dentifrici.
La contaminazione microbica è stata riscontrata in 14 prodotti, con valori compresi tra 1467,5 e 299,5 cfu/ml (i microrganismi più comunemente isolati erano le specie Staphylococcus aureus e specie di Bacillus).
Impurità metalliche nei dentifrici
La maggior parte dei prodotti studiati ha mostrato alcune impurità metalliche, in particolare diversi dentifrici si sono dimostrati caratterizzati dalle più alte concentrazioni di Pb, Cr, As, Cu e Ni.
I campioni non presentavano grumi o scolorimento, non erano caratterizzati da odori caratteristici e avevano valori di pH compresi tra 6,90 e 8,10.
L’uso prolungato di prodotti cosmetici contaminati da impurità metalliche potrebbe portare a conseguenze negative: per questo le autorità di regolamentazione sono tenute ad applicare una legislazione rigorosa nei processi di produzione dei cosmetici, al fine di valutare e garantire un’opportuna qualità delle formulazioni finali e una sufficiente sicurezza dei prodotti prima che questi raggiungano il mercato e i consumatori.
May Almukainzi, Lubna Alotaibi, Anfal Abdulwahab, Nada Albukhary, Areej M El Mahdy- Quality and safety investigation of commonly used topical cosmetic preparations- Sci Rep, Oct 31;12(1):18299 (2022); doi: 10.1038/s41598-022-21771-7