La protezione è nel packaging

Un processo di laccatura incolore e un sistema filtrante introdotto direttamente nella ricetta del vetro: sono queste le due soluzioni previste da Luigi Bormioli per dotare di una protezione anti-UV flaconi e contenitori senza comprometterne l’estetica. Entrambe le tecnologie prendono le mosse dalla necessità di fare fronte ai problemi di non stabilità di profumi e creme rispetto all’esposizione alla luce: problemi sempre più frequenti in conseguenza dell’affermarsi sul mercato di prodotti formulati con sostanze naturali, che normalmente si traducono in una variazione del colore (ingiallimento) o in un’alterazione olfattiva.

La laccatura incolore anti-UV, che contiene al suo interno pigmenti capaci di fare da filtro alla luce, è una prima soluzione “ready to go” sviluppata per fare fronte a questi inconvenienti: il processo è già stato adottato da Bormioli Luigi, in seconda lavorazione, per la produzione di diversi flaconi.

I flaconi trattati con laccatura incolore hanno il vantaggio di lasciare al vetro la sua trasparenza, diversamente da quanto accade con soluzioni più banali come l’utilizzo di vetro colorato in massa o quello di laccature colorate coprenti. Il progetto di un sistema filtrante anti-UV inserito nella ricetta del vetro che la vetreria sta mettendo a punto si spinge oltre: va infatti a creare un effetto barriera nel materiale senza aggiunta di ulteriori strati a tutto vantaggio dell’estetica, e in particolare del colore.

Questo risultato può essere ottenuto grazie all’aggiunta di componenti inorganici addizionati agli ossidi standard del vetro; l’effetto dovrà essere studiato sullo specifico prodotto poiché il dosaggio necessario andrà calibrato in base allo spessore del vetro. Per avere un riscontro circa l’efficacia del nuovo processo, l’azienda ha messo a punto un sistema di validazione del filtro basato sul Sun Test, una simulazione accelerata di esposizione alla luce che riproduce la potenza del sole di mezzogiorno replicando in 24-48 ore ciò che in natura accadrebbe in circa 3 anni: questo test è in grado di fornire un feedback sulla capacità filtrante del vetro in soli due giorni. La presenza dell’innovativo filtro anti-UV è compatibile anche con articoli che richiedono l’uso di PCR, è decorabile senza limitazione e riciclabile senza condizioni specifiche.