Lo scopo principale di questo studio pubblicato su Pubmed era quello di descrivere e presentare le ricerche più recenti a disposizione riguardanti le proprietà antimicrobiche del linalolo, il suo meccanismo d’azione sulle cellule e l’interferenza con i processi di detossificazione.
Il lavoro parte dall’attuale tendenza ad utilizzare i variegati composti presenti negli oli essenziali a supporto della terapia antibiotica, concetto che sta prendendo sempre maggiormente piede.
In particolare, i costituenti monoterpenici presenti in natura negli oli essenziali sono sottoposti a studi dettagliati e specifici per comprendere i loro effetti possibilmente benefici sul corpo umano, sia in modo indipendente che in dosi correlate ai preparati attualmente utilizzati.
Le proprietà del linalolo
Una delle molecole tra le maggiormente conosciute della categoria è il linalolo, attivo che si trova comunemente in molte erbe ed è utilizzato per aromatizzare il tè nero.
Questo composto risulta essere sicuramente un eccellente additivo profumato per cosmetici, è in grado di creare un’azione di potenziamento dell’effetto conservante delle formulazioni utilizzate e può agire come antinfiammatorio su lesioni cutanee lievi.
Linalolo antinfiammatorio, antiossidante e antimicrobico
Precedenti studi hanno dimostrato che può essere considerato estremamente importante per il suo ampio spettro di attività biologiche, vale a dire antiossidante, antinfiammatorio, antitumorale, cardioprotettivo e antimicrobico.
Nello specifico, tra i ceppi ospedalieri opportunistici è più attivo contro i batteri Gram-negativi.
Il suo meccanismo d’azione specifico contro i microrganismi risulta ancora oggetto di intense indagini.
Uno degli aspetti chiave della ricerca su questa sostanza funzionale è la biotrasformazione, attraverso la quale viene determinata la sua suscettibilità ai processi di disintossicazione.
Wanda Mączka, Anna Duda-Madej, Małgorzata Grabarczyk. Katarzyna Wińska- Natural Compounds in the Battle against Microorganisms—Linalool- Molecules, Oct 15;27(20):6928 (2022); doi: 10.3390/molecules27206928.