Nuova soluzione per il packaging cosmetico

Lanciato lo scorso anno, DuraSense è una miscela di fibre e polimeri di legno, che possono essere di origine fossile, naturale o riciclati, a seconda delle esigenze dei marchi.

La nuova famiglia di materiali è stata originariamente progettata per essere adatta a una vasta gamma di applicazioni, ma ora è ufficialmente disponibile per cosmetici, prodotti alimentari e imballaggi di lusso. Secondo Stora Enso, azienda finno-svedese operante nella produzione di pasta di cellulosa e carta, l’introduzione di DuraSense in nuovi segmenti di clientela è «un altro passo nel percorso per sostituire gradualmente i materiali di imballaggio basati sui fossili con soluzioni rinnovabili».

Grazie alle fibre di legno che contengono, i biocompositi DuraSense consentono di ridurre significativamente l’impronta di carbonio dei materiali di imballaggio. Per esempio, con una miscela di fibre di legno e polimeri a base biologica, è possibile ottenere fino al 98% di contenuto rinnovabile.

«Ridurre la quantità di plastica è in cima all’agenda dei nostri clienti e vogliono aiuto nella sostituzione di materiali non rinnovabili. Con DuraSense ora possiamo offrire diverse soluzioni di biocomposito, come i tappi per flaconi a clienti nel segmento dei cosmetici di alta qualità» ha affermato Hannu Kasurinen, Responsabile SVP Liquid Packaging and Carton di Stora Enso. Inoltre, il legno utilizzato per DuraSense proviene da foreste del Nord Europa gestite in modo sostenibile con sistemi di custodia del patrimonio certificato da enti terzi.

Secondo l’azienda con i compositi a base di legno, il consumo di materie plastiche può essere ridotto fino al 50%, assicurando che meno plastica finisca nell’ambiente. DuraSense può anche essere riutilizzato fino a sette volte, può essere riciclato insieme a materiali plastici o utilizzato per il recupero di energia alla fine del suo ciclo di vita.

Secondo Stora Enso, un altro interesse dei biocompositi a base di legno di DuraSence è il loro basso impatto sui costi di produzione. «Con poche o nessuna modifica alle tecniche di produzione esistenti, il materiale del biocomposito è stato sviluppato per adattarsi alle materie plastiche convenzionali e pertanto si adatta agli stampi esistenti», ha affermato l’azienda.