PNNR: una strada per il rilancio

Dopo un anno difficile, come quello appena conclusosi, è necessario che le aziende cosmetiche riescano a trovare nuova linfa per la ripresa e un possibile polmone di supporto nel piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR.

Il PNRR si basa su una valutazione equilibrata dei punti di forza e di debolezza dell’economia e della società italiane. L’Italia è un’economia avanzata a spiccata vocazione manifatturiera ed uno dei principali Paesi esportatori europei., sufficiente pensare che nel 2019 il valore delle esportazioni di merci ha raggiunto 476 miliardi di euro. La crisi ha portato molte filiere industriali a rivalutare i processi di approvvigionamento e produzione, ed è necessario ripensare gli strumenti utili ad attrarre investimenti e favorire processi di reshoring; inoltre, al contempo, le scelte fiscali dovranno supportare la politica industriale nel processo di riconversione successivo alla crisi sanitaria e accompagnare il cambiamento anche in 32 senso sostenibile, agevolando le produzioni in quei settori dove l’emergenza epidemiologica ha evidenziato una carenza produttiva a fronte di una evidente necessità per gli approvvigionamenti nazionali.

L’Italia, dopo una fase iniziale di stallo, è riuscita a trasmettere nel mese di maggio il PNNR alla Commissione Europea, successivamente ad una bozza di fine aprile, e dalla valutazione della stessa con approvazione e poi redazione della proposta di legge partiranno i finanziamenti per le imprese italiane, per lo meno una prima tranche degli stessi. I numeri chiave che descrivono il 2020 per il settore cosmetico sono di segno negativo, anche se meno critico di quanto inizialmente ipotizzato: il fatturato globale ha raggiunto i 10,5 miliardi di euro (quasi – 13% rispetto al 2019), mentre sono diminuiti anche i valori del mercato interno (ca. – 10%) e soluzioni (- 16,7%): dati indicativi della necessità di ripartenza che caratterizza tutto il settore del personal care, da sempre punta di diamante dell’economia italiana.