I prodotti delle alghe verdi di interesse biotecnologico sono per lo più metaboliti secondari che possono essere facilmente estratti dalla biomassa algale; gli esempi più noti sono astaxantina e β-carotene, che vengono utilizzati come agenti coloranti in acquacolutura, zootecnia e in preparati cosmetici. Molte specie di alghe verdi sono anche in grado di produrre composti che vantano proprietà antiossidanti, anticancro e antivirali.
In molti casi, queste sostanze sono prodotte quando le alghe si trovano in condizioni di stress di tipo nutrizionale, luminoso, termico e osmotico. Tuttavia, a oggi, le conoscenze circa gli effetti degli stati di stress e delle varie condizioni di crescita sull’efficienza di produzione di tali sostanze sono assai scarse. Alcune alghe verdi hanno mostrato capacità di produrre quantità significative di idrogeno gassoso se private di zolfo; tale processo è oggi studiato a livello mondiale utilizzando prevalentemente l’organismo modello Chlamydomonas reinhardtii. Attualmente sono in corso ricerche di carattere comparativo volte a comprendere quali relazioni vi sono tra le tipologie di stress inducenti la produzione metaboliti di interesse biotecnologico e le forme di stress che portano alla produzione di idrogeno. L’elaborazione di tali informazioni potrebbe consentire di definire dei criteri per la selezione di specie selvatiche utilizzabili in future applicazioni multi-step, in cui la produzione di idrogeno potrebbe essere accoppiata a quella di metaboliti secondari.
di L.Bianchi