Protezione solare per la pelle di colore: esigenze e strategie

Protezione solare per la pelle di colore: esigenze e strategie

Protezione solare per la pelle di colore: esigenze e strategie

La pelle di colore o pelle pigmentata ha caratteristiche uniche: presenta un rapporto eumelanina-feomelanina maggiormente elevato, melanosomi più maturi, una più elevata quantità di melanina distribuita negli strati superiori dell’epidermide e una riparazione del DNA più efficiente rispetto ai fototipi di pelle più chiari.

Tuttavia, gli individui con la pelle di colore corrono un rischio significativo di danni cutanei causati e indotti dalle radiazioni ultraviolette, compreso lo sviluppo di fotodermatosi e fotoinvecchiamento che possono determinare un tono della pelle non uniforme; inoltre, questi soggetti sono particolarmente predisposti a disturbi della pigmentazione.

Infatti, una delle condizioni più comuni che conducono alle consultazioni dermatologiche i pazienti con pelle di colore sono i disturbi pigmentari fotoesacerbati.

Pelle di colore e protezione solare

Sfortunatamente, le persone con la pelle più scura possono essere meno inclini a impegnarsi in misure fotoprotettive, incluso l’utilizzo di creme solari, e anche la probabilità che i medici prescrivano creme solari è ridotta.

Vi è, quindi, una chiara necessità di una migliore educazione riferita ai danni indotti dal sole e di una conseguente fotoprotezione più efficiente e adeguata nelle popolazioni con la pelle di colore.

Questa esigenza è stata finora soddisfatta solo in parte e lo sviluppo di prodotti innovativi per la protezione solare, progettati per fornire una fotoprotezione ottimale per le persone con la pelle maggiormente scura, rimane una sfida.

Filtri solari per pelle pigmentata

I filtri solari destinati a questi utenti richiedono un aspetto estetico ottimale: non devono lasciare residui bianchi e non devono interrompere il tono della pelle; tuttavia, dovrebbero includere una protezione ad ampio spettro (ultravioletti UVB/UVA) e presentare ugualmente un elevato fattore di protezione solare.

Infine, dovrebbero garantire una protezione contro i raggi UVA a onde lunghe (UVA1) e la luce visibile poiché queste lunghezze d’onda sono in grado di indurre o aumentare i disturbi della pigmentazione. Eventualmente potrebbe anche essere valutato l’impiego, all’interno dei formulati, di agenti depigmentanti per i pazienti con disturbi della pigmentazione.

Jean Krutmann , Jaime Piquero-Casals, Daniel Morgado-Carrasco , Corinne Granger, Carles Trullàs, Thierry Passeron, Henry W Lim- Photoprotection for people with skin of colour: needs and strategies- Br J Dermatol, Feb 10;188(2):168-175 (2023); doi: 10.1093/bjd/ljac046.