Richiesto parere al SCCS su nuovi composti in «nano forma»

L’articolo 2, paragrafo 1, lettera k), del regolamento (CE) n. 1223/2009 stabilisce che per «nanomateriale» si intende un materiale insolubile o bio persistente e fabbricato intenzionalmente con una o più dimensioni esterne o una struttura interna su una scala da 1 a 100 nm. Questa definizione riguarda solo i materiali su scala nanometrica che sono fabbricati intenzionalmente, e sono insolubili/parzialmente solubili o bio persistenti (per esempio metalli, ossidi metallici, materiali di carbonio ecc.). E non coprono quelli che sono solubili o degradabili/non persistenti nei sistemi biologici (es. liposomi, emulsioni ecc.).

L’articolo 16 del regolamento sui cosmetici richiede che qualsiasi prodotto cosmetico contenente nanomateriali sia notificato alla Commissione sei mesi prima dell’immissione sul mercato e l’articolo 19 richiede l’etichettatura di ingredienti nano (nome dell’ingrediente, seguito da «nano» tra parentesi). In caso di dubbi sulla sicurezza di un nano materiale, la Commissione lo sottopone al Comitato Scientifico per la sicurezza dei consumatori (SCCS) per una valutazione completa del rischio.

La Commissione ha ricevuto, di recente, 8 notifiche di prodotti cosmetici contenenti il copolimero di stirene/acrilati N. CAS 9010-92-8, CE n. 927-710-1 e il copolimero di sodio stirene/acrilati CAS n. 9010-92-8 in nano forme. Questi ingredienti sono riportati nella banca dati CosIng senza alcun riferimento alla forma nano con la funzione di filmogeno e opacizzante, ma non sono regolamentati dal regolamento cosmetico (CE) n. 1223/2009. Secondo i richiedenti, gli ingredienti sono utilizzati in forma nano-rivestita in prodotti cosmetici rilasciati con limite massimo di concentrazione segnalato dello 0,06%.

Nel Parere Preliminare SCCS/1595/2018 emesso dall’SCCS inerente i composti sopramenzionati utilizzati in prodotti cosmetici da non risciacquare con un limite di concentrazione massimo dello 0,06%, tenendo conto delle condizioni di esposizione ragionevolmente prevedibili è emerge che l’SCCS non può concludere sulla sicurezza di nessuna delle nano entità sopramenzionate presentate dai richiedenti, visto che i dati sono insufficienti per valutare la possibile tossicità.

Pertanto si chiede all’ SCCS un supplemento di indagine che affronti ogni ulteriore problema scientifico relativo all’uso del copolimero stirene/acrilato e del copolimero di sodio stirene/acrilati in forma nano nei prodotti cosmetici. Per le domande presentate, è fondamentale che la valutazione della sicurezza non consideri solo la sicurezza dei singoli componenti (per esempio il materiale incapsulante e il contenuto incapsulato), ma anche la sicurezza di tutti i componenti quando sono riuniti sotto forma di entità di dimensioni nano.

 

di Giusy Chiricosta