Salicilato benzile, un futuro incerto

Tra i prodotti più utilizzati nell’universo essenziero, rientrano senza alcun dubbio la famiglia dei salicilati. Prodotti dotati di profili olfattivi originali e dalle innate proprietà long-lasting in numerose applicazioni: dal fine fragrance al fabric care.

Si tratta di materie prime che, da tempo, sono però sotto indagine da parte delle autorità europee per una sospetta attività come interferenti endocrini, e tra questi il salicilato benzile entrerà in una consultazione da parte di ECHA, promossa dalla Germania per verificarne l’effettivo profilo da interferente endocrino. Per la materia prima in oggetto, sono disponibili numerosi studi atti a verificarne l’effettiva pericolosità.  Kunz e Fent (2006) hanno riscontrato deboli effetti estrogenici e forti anti-estrogeni e antiandrogeni utilizzando dosaggi di lievito che favoriscono l’espressione del recettore umano per gli estrogeni alfa o recettore degli androgeni umani, rispettivamente. Gli effetti antagonisti erano più forti di quella dei controlli positivi (flutamide e 4-idrossitamoxifene). Miller et al. 200 1hanno confermato i deboli effetti estrogenici del benzil salicilato utilizzando un lievito ricombinante per ildosaggio degli estrogeni. Le risposte estrogeniche nella linea cellulare di cancro al seno MCF-7 erano dimostrato da Charles e Darbre, 2009 (legandosi al recettore umano degli estrogeni, con induzione dell’espressione genica mediata dal recettore degli estrogeni e stimolazione della proliferazione delle cellule MCF-7).

Al contrario, il benzil salicilato non è riuscito a stimolare la proliferazione e per antagonizzare la proliferazione indotta da E2 nelle cellule MCF-7 (Jiménez-Díazet al. 2013). Tuttavia, questi risultati potrebbero essere correlati alle basse concentrazioni testate. Il salicilato di benzile è correlato strutturalmente ad altri salicilati come l’omosalato o 2- salicilato di etilesile utilizzato nei prodotti per la cura personale che mostrano anche un’attività endocrina in vitro.