Le fragranze sono tra i sensibilizzatori di contatto più comuni.
I modelli di esposizione possono riflettersi in alcuni marcatori surrogati come la sede anatomica interessata o la professione.
L’obiettivo di questo studio è stato quello di fornire i risultati attuali sulla prevalenza di sensibilizzazione e allergie alle fragranze e marcatori di screening della serie di riferimento al patch test, sulle tendenze del tempo e sui fattori di rischio associati alla sensibilizzazione.
I dati di tutti i pazienti esaminati tra il 1999 e il 2012 con la miscela di aromi I –(8% vaselina pet. N = 130 325), fragranza mix II (14% pet., Dal 2005, n = 81 290), Myroxylon pereirae resina (25% pet., n = 130 258) e l’olio di trementina (10% pet., n = 131 595)- inseriti nella rete d’informazione dei Dipartimenti di Dermatologia (IVDK), sono stati oggetto di analisi di regressione binomiale descrittiva e di un «giornale di bordo».
Nel complesso, il 16,31% dei pazienti ha mostrato una reazione ad almeno uno dei quattro marcatori di prova. La prevalenza a ciascuno dei quattro marcatori singoli era 8,71, 4,87, 8,36 e 1,95%. Per lo più, il rischio di sensibilizzazione è stata più alta nei pazienti più anziani e nelle femmine, ed era in varia misura associata ad alcuni siti anatomici.
Le tendenze per lo più stabili o addirittura in aumento del tempo giustificano la ricerca approfondita ulteriormente in esposizioni causali, affrontando l’efficacia di (auto) regolamentazione, esposizione complessiva e «l’effetto cocktail».
Flavour and Fragrance Journal (2015), 30(4), 255-263
di S.Rum e C. Lacapra
