Sonde ottiche al servizio dell’ossigenazione

Abich ha messo a punto una nuova metodologia per la quantificazione in vitro e in vivo dei livelli cellulari ed epiteliali di ossigeno rilasciato da prodotti finiti cosmetici. La metodica misura la variazione percentuale della concentrazione di ossigeno mediante sonde utilizzabili sia in fase liquida, all’interno del medium di coltura cellulare, sia a contatto dell’epidermide, isolando l’interferenza atmosferica.

l metodo si avvale di sensori fluorescenti IR ossigeno-reattivi, la cui fluorescenza è ridotta in modo dose-dipendente dalla concentrazione di O2. Nel caso delle misure in vivo, questi vengono applicati direttamente sulla pelle e isolati con una copertura non permeabile a questo gas. Per le letture in fase acquosa, invece, il sensore viene applicato direttamente sul terminale della sonda di misurazione, che è suscettibile quindi di essere immersa nel medium di coltura. La fluorescenza viene misurata con sonde ottiche generando una lettura affidabile, sensibile e riproducibile dell’ossigenazione.

La tecnica può rivelarsi di grande utilità sia per dimostrare che alcuni prodotti topici o materie prime sono in grado di aumentare l’ossigeno disponibile alle cellule cutanee o che viceversa aumentano la respirazione cellulare, incrementando il consumo di ossigeno e il metabolismo. L’incremento dell’ossigenazione superficiale ha quindi applicazione nel miglioramento del recupero da piccole ferite, nel trattamento dell’acne e nei processi anti-invecchiamento e antirughe.

La nuova metodologia di analisi permette di quantificare il livello di ossigeno rilasciato e mantenuto da cosmetici e dispositivi medici topici basandosi su tale principio.