Un’applicazione di cute in 3D

I modelli di cute in 3D sono un valido strumento per chi lavora nella ricerca farmacologica. Un recente studio di un team di ricercatori dell’Università di Ferrara ne ha evidenziato le potenzialità.

Scopo del team era verificare la possibilità che peptidi di carnosina, una sostanza essenziale per la fisiologia cutanea, penetrino nell’epidermide a seguito di una applicazione cosmetica. La carnosina è stata quindi introdotta in un gel dermo-cosmetico, poi applicato su un modello di cute in 3D in presenza di ioni di magnesio, usati come agenti complessanti.

I ricercatori hanno poi misurato la quantità di carnosina presente rispettivamente nel tessuto ricostruito e nel media, a 24 e 48 ore dall’applicazione. Inoltre si è valutato il ruolo dei sali di magnesio nel processo di penetrazione cutanea, ripetendo l’esperimento anche in loro assenza. Lo studio suggerisce che la presenza di magnesio nella composizione possa incentivare il passaggio di carnosina dal cosmetico alla cute: in presenza del sale, infatti, la concentrazione di carnosina nella cute aumenterebbe del 60% in più rispetto alla formulazione senza sale.

Dissette, V.; Bignozzi, C.A.; Valacchi, G.; Pecorelli, A.; Manfredini, S.; Vertuani, S. Evaluation of the Transepidermal Penetration of a Carnosine Complex in Gel Formulation by 3D Skin Models. Cosmetics 2018, 5, 67.

https://www.mdpi.com/2079-9284/5/4/67