CLP: esempio di problemi tecnici per la stampa delle etichette

aperturaAl di là della strutturazione dell’etichetta e dei sui contenuti l’applicazione del nuovo regolamento CLP comporta anche una serie di problemi e questioni tecnicamente non banali. Un esempio pratico è la stampa delle etichette. I simboli di pericolo sono racchiusi nei così detti «diamanti». A livello industriale è una pratica corrente produrre una anteprima di stampa delle etichette. Questo significa che lo sfondo dell’etichetta viene prima stampato e solo in un secondo momento viene impresso con le specifiche informazioni dell’etichetta. Queste due fasi del processo possono condurre a una situazione in cui solo pochi pittogrammi di pericolo sono necessari per l’etichetta, uno o più diamanti pre-stampati possono essere lasciati vuoti o, in alternativa, essere oscurati in un secondo momento. Il risultato finale è che durante la preparazione dell’etichetta, l’anteprima di stampa della forma a diamante può risultare in una etichetta in cui non tutti i diamanti contengono i simboli di pericolo. Questi diamanti vuoti potrebbero essere permessi nelle etichette di sostanze e miscele?
Per rispondere a questa domanda bisogna cercare i giusti riferimenti nella normativa. Sebbene il CLP non vieti in maniera esplicita l’uso di diamanti vuoti o oscurati sull’etichetta, l’articolo 19(1) richiede ai fornitori di includere i pertinenti pittogrammi di pericolo sull’etichetta in modo da rendere efficace la comunicazione dei pericoli in questione. Inoltre, l’articolo 25(3) prevede che qualsiasi informazioni che va oltre gli elementi di etichettatura obbligatori non deve essere in contraddizione o generare dubbi su quanto indicato nell’etichetta. Pertanto, a causa della mancanza di idonee tecniche di stampa disponibili dalle PMI, non sempre è possibile includere solo i pittogrammi di pericolo che soddisfino tali condizioni. Questo significa che qualsiasi diamante in bianco o oscurato potrebbe essere visto alla luce di questa disposizione. In generale, il CLP lascia la decisione ai fornitori su come etichettare al fine della conformità ai requisiti in materia di etichettatura previsti dal CLP. L’ECHA però raccomanda ai fornitori di verificare con attenzione se l’eventuale presenza di diamanti vuoti possa generare confusione tra i fruitori del prodotto. Se non è possibile evitare la presenza di diamanti vuoti, si raccomanda almeno di oscurarli, al fine di evitare la possibilità che si pensi che i pertinenti simboli di pericolo siano stati omessi per un errore di stampa.

di E. Brunelli, PhD Biotechnology