Dagli scarti del melograno ad alimenti funzionali e cosmetici

L’obiettivo di questo studio è stato quello di indagare il potenziale di recupero di antiossidanti polifenolici dagli scarti umidi del melograno, sottoprodotti ottenuti dopo la spremitura del succo. Questi sottoprodotti sono costituiti principalmente da membrane interne (endocarpo) e residui degli arilli che, anche se ancora commestibili, di solito sono scaricati durante la produzione del succo e, pertanto, rappresentano una sfida in un contesto industriale eco-sostenibile. Nel lavoro sono state applicate tecnologie verdi (utilizzando l’acqua come solvente) quali l’estrazione assistita da ultrasuoni (UAE) e l’estrazione assistita da microonde (MAE), sia in parallelo sia in serie, al fine di effettuare un confronto (anche con un metodo estrattivo convenzionale) e garantire estrazioni esaustive. L’estratto più promettente, in termini di resa in polifenoli totali e attività antiradicalica, è stato testato sia come potenziale additivo naturale sia come ingrediente funzionale mediante incorporazione in un vero e proprio modello alimentare e in una matrice cosmetica; dimostrando nuove applicazioni industriali degli scarti del melograno in un’ottica di «Responsible Care».

Pharmaceuticals 2016, 9, 63

di C. Lacapra e S. Rum