Dalla stampa digitale B2 nuovi spazi per confezionare un successo

Tutte le opportunità del digitale, a partire da personalizzazione, nobilitazione e controllo dei costi, sono ora disponibili anche nel formato B2, con ripercussioni importanti su flessibilità e versatilità

Riuscire a mettere in evidenza il proprio prodotto su scaffali sempre più ricchi di prodotti è un’esigenza dalla quale il settore della cosmetica non può chiamarsi fuori. In un mercato dove come pochi altri l’impatto visivo del packaging è tra più importanti fattori di scelta, ogni strumento utile a risaltare è da tenere in considerazione.

Un alleato prezioso nel raggiungere questi obiettivi si può trovare oggi nella stampa digitale. In particolare, nelle tecnologie su foglio, quelle in grado di produrre packaging anche per piccoli quantitativi, all’occorrenza addirittura personalizzati, senza rinunciare a un aspetto importante come la qualità e la precisione di testi spesso piccoli e a elevata densità.

In più, la stampa digitale permette di spingersi oltre. Rendere una confezione più attraente, o semplicemente più leggibile, grazie a effetti particolari. Lavorazioni quali verniciatura selettiva, plastificazione, rilevi o fustelle si presentano infatti come ideali per un mondo esigente e attento ai dettagli come la cosmetica. Con anche la possibilità, non secondaria, di produrre esattamente la quantità desiderata senza dipendere dai tempi e dai costi di avvio delle produzioni tradizionali.  Aggiungendo infine il grande valore della personalizzazione.

Un passo in più verso la qualità

Una serie di opportunità già affermate sui formati piccoli e medi dei supporti su foglio, oggi in grado però di spingersi oltre, arrivando ad allargare l’intera offerta -sistemi di nobilitazione inclusi- a supporti di dimensione B2.

Utile non tanto per la sola produzione di imballaggi di maggiori dimensioni, quanto per allargare il potenziale produttivo. Un foglio B2 equivale a sei supporti nel classico A4. Dietro il fattore di scala emerge una serie di nuove opportunità per quanto riguarda flessibilità e produttività. Si può infatti arrivare a trattare fino a sei elementi in contemporanea. Invece di stampare sei A4, è sufficiente produrre un B2 e affidarlo ai relativi sistemi di taglio o nobilitazione con un unico passaggio. Quindi, tempi più rapidi e costi ridotti.

Proprio questo è l’aspetto innovativo. Se fino a oggi la stampa digitale in formato B2 è la regola, lo stesso non si può dire per il post stampa. Significa in pratica dover tagliare il supporto originale uscito dalla stampante prima di affidarlo alle lavorazioni successive. Ora, questo passaggio può invece essere eseguito semplicemente spostando i supporti. In alcuni casi, addirittura collegando in serie i sistemi, e quindi aumentando il livello di automazione.

Altro aspetto importante, i macchinari di ultima generazione permettono di trattare supporti fino a 400 gmq. Vale a dire un ulteriore allargamento del potenziale, con l’estensione dei materiali trattabili, anche pregiati, in un numero ristretto di dispositivi. Senza cioè ripercussioni pesanti sui costi di produzione.

La prospettiva di un ciclo produttivo completo e integrato sul formato B2 si presenta quindi come opzione molto utile al servizio di chi vuole puntare a distinguere la propria offerta attraverso aspetti molto ricercati quali: diversificazione, personalizzazione, cura dei dettagli e nobilitazione.

Un argomento da scoprire e approfondire senza esitazioni. Per questo, Italia Grafica e Quadient hanno voluto unire le proprie forze per affrontarlo sotto ogni punto di vista e fornire agli addetti ai lavori tutte le indicazioni utili a valutare un possibile investimento con tutte le carte in regola per aiutarli a distinguersi.

 

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