Stimolazione UVA: capacità protettiva cutanea e sull’efficacia antiossidante

Gli antiossidanti (AO) applicati localmente sono ampiamente utilizzati nei prodotti cosmetici – soprattutto nelle creme da giorno e solari – per aiutare a ridurre lo stress ossidativo causato da fattori esogeni quali la radiazione ultravioletta (UV). Nonostante i notevoli progressi raggiunti negli ultimi anni, ancora poco è noto riguardo la durata degli effetti protettivi conseguenti all’applicazione di antiossidanti topici, riguardo l’effettiva capacità protettiva degli AO (APC) o l’attivazione di una capacità protettiva endogena (EPC). Misurando l’emissione di fotoni da parte della cute umana indotta dallo stress ossidativo con in metodo in vivo ICL-S (induced chemiluminescence of human skin), è stato esaminato l’effetto protettivo dovuto al trattamento quotidiano con AO nei 4 giorni consecutivi al trattamento. Gli effetti independenti dalla dose UVA sono stati studiati mediante analisi del punto d’intersezione della curva di decadimento. Inoltre, l’integrazione del segnale chemiluminescente è stata usata per investigare l’influenza di diverse dosi UVA sull’APC come anche la modulazione dell’EPC mediante stimolazione UVA ripetuta, che assieme formano la capacità di protezione cutanea (skin protection capacity, SPC). La SPC ha mostrato una forte dipendenza dalla dose UVA usata per la stimolazione. Il pretrattamento con AO è stato più efficace contro dosi UVA inferiori. Nel corso dei 4 giorni, la SPC AO-indotta non cambiava in modo significativo per una data dose UVA. L’analisi del punto d’intersezione della curva di decadimento per 2 dosi UVA differenti, tuttavia, ha rivelato una diminuzione della SPC nel tempo. Si può concludere che il trattamento locale con antiossidanti fornisce un effetto protettivo contro lo stress ossidativo per almeno 3 giorni, a sostegno del loro ampio uso in prodotti cosmetici. Per ottenere la massima protezione, bisognerebbe studiare più approfonditamente l’interazione degli AO con i meccanismi protettivi cutanei, dal momento che meccanismi di difesa endogeni vengono già attivati da dosi di raggi UVA inferiori alla metà entro 24 ore. In sostanza, la misurazione in vivo della chemiluminescenza cutanea indotta da UVA permette la determinazione indipendente dalla dose UVA dell’efficacia degli AO per una migliore confrontabilità dei risultati quando si tengono in considerazione anche i meccanismi di difesa endogeni.

Skin Pharmacol Physiol 2011;24:300-304 (DOI: 10.1159/000328736)