Cosmofarma, la dermocosmesi in farmacia, tra sostenibilità e digitale

Cosmofarma, la dermocosmesi in farmacia, tra sostenibilità e digitale

Cosmofarma, la dermocosmesi in farmacia, tra sostenibilità e digitale

Si è tenuta nel weekend tra il 5 e il 7 maggio, a Bologna, l’edizione 2023 di Cosmofarma Exhibition. La fiera dedicata al mondo della farmacia, quest’anno è stata dedicata alle Interconnessioni sostenibili, ovvero all’integrazione tra i servizi digitali e il tema cruciale della sostenibilità.

Molto presente e rilevante come sempre la cosmetica, con un intero padiglione dedicato alle aziende espositrici e numerosi convegni di approfondimento sul tema.

In particolare molto partecipati sono stati i contributi presentati dal Centro Studi di Cosmetica Italia dedicati all’evoluzione del cosmetico a connotazione naturale e sostenibile in Italia, alla multicanalità e alle abitudini del nuovo consumatore.

Cosmetici naturali e sostenibili

La relazione sull’evoluzione del cosmetico a connotazione naturale e sostenibile, tenuta da Gian Andrea Positano, direttore del Centro Studi di Cosmetica Italia, ha mostrato come negli ultimi anni siano cresciuti i claim relativi alla sostenibilità, subentrando parzialmente a quelli riguardanti la naturalità e la biologicità dei prodotti.

Altro dato interessante, più di un cosmetico su due è posizionato sul mercato con le caratteristiche di naturale e/o sostenibile, dato in costante crescita.

Roberto Isolda, nel suo speech sulla multicanalità e le abitudini del nuovo consumatore, ha spiegato l’evoluzione nel post pandemia, che ha coinvolto modelli di distribuzione alternativi, un forte coinvolgimento in ambito digitale e una bellezza ispirata alla salute.

Il cambiamento ha portato nuove abitudini di consumo difficili da intercettare, che comprendono nuovi modi di fare acquisti utilizzando più canali e la revisione dei comportamenti di acquisto. Forte nel consumatore il desiderio di tornare nei negozi fisici a vivere esperienze di persona, nonostante il canale di vendita online sia ormai stabilizzato al quarto posto.

Cosmetic summit

Sabato pomeriggio è stato dedicato al consueto Cosmetic summit. Dopo un iniziale inquadramento sui numeri della cosmetica in farmacia, che si conferma il terzo canale distributivo con una crescita del 3,2% registrato nel primo semestre del 2023, l’evento ha dato spazio all’importanza della formazione qualificata sul punto vendita e alle nuove tendenze, tra cui la clean beauty nel senso più ampio del termine.

Luigi Corvi, presidente del Gruppo Cosmetici in Farmacia, ha illustrato i numeri della cosmetica in generale e nello specifico inerenti il canale farmacia, mentre lo speech di Gian Andrea Positano ha riguardato i nuovi trend di consumo e i futuri orientamenti del farmacista per venire incontro ad essi.

Corvi, Pierangelo Fissore e Marisa Ascioti per l’Associazione Italiana Informatori Cosmetici Qualificati hanno invece presentato il ruolo del farmacista prescrittore di dermocosmesi come valore aggiunto per la farmacia.

L’aspetto fondamentale della formazione e il ruolo pedagogico del farmacista nella dermocosmesi è stato sottolineato anche da Gabriella Daporto, autrice di un corso specifico per l’Accademia Tecniche Nuove.

Per la sessione Tendenze è stato dato spazio al concetto di clean beauty, ovvero la necessità di un cambio di paradigma che incoraggi a sentirsi bene nella propria pelle a qualsiasi età, prendendosi cura di sé senza ossessioni.

A questo proposito, Simona Pietropaolo di Kantar, istituto di ricerche di mercato, ha parlato di Beauty from within – La bellezza che viene da dentro.

Il dermatologo Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, raccontato di come, attraverso la sua esperienza professionale, aiuti le persone ad accogliere la bellezza imperfetta, orientando la cura della pelle verso pratiche non invasive che hanno la funzione di valorizzare la bellezza autentica di ogni fase della vita.

Ha concluso la sessione la farmacista e influencer Valeria Gobbetti, ideatrice del Filtro realtà su Instagram, che promuove appunto il desiderio di comunicare e di essere al naturale e senza artifici.