Artigianalità e natura

Il trend green, profondamente sentito dal consumatore del nostro tempo, declinato secondo i canoni del valore più riconosciuto del Made in Italy, quello del saper fare artigianale
Nel panorama italiano dell’offerta di cosmesi naturale, Antos si propone da trent’anni con linee skin care ispirate alla natura e con ingredienti in gran parte biologici. Le produce Emmedue Cosmetics, fondata da Giulio Mortara e da lui condotta insieme ai figli, che è attiva anche nel terzismo cosmetico con produzioni destinate soprattutto ai mercati esteri, in particolare quello giapponese. Appassionato di piante officinali fin dai tempi della scuola, Mortara è una persona poliedrica che, giovanissimo negli anni ‘60 e primi anni ‘70, è attivo sulla scena musicale milanese come bassista professionista, esibendosi in teatri e sale di incisione al fianco di diversi cantanti e personaggi televisivi come Pippo Baudo, Bruno Lauzi, Claudio Lippi. In seguito, lasciata la carriera musicale, si dedica alle produzioni cosmetiche, inizialmente in Provenza dove lavora per alcuni anni come profumiere. Rientrato in Italia, riesce a coniugare l’interesse per l’agricoltura e quello per i cosmetici avviando l’officina produttiva cosmetica di Ozzano Monferrato, che si avvale tra l’altro di prodotti dell’apicoltura dell’azienda agricola di famiglia.

Giulio Mortara

Come avete intenzione di sviluppare la proposta di Antos?
La nostra strategia è proporre prodotti sempre nuovi, questa è la richiesta del mercato. Continuiamo a studiare formulazioni inedite, anche rispondendo alle richieste dei consumatori che cercano da noi prodotti sempre più specifici. Per esempio, ho dato vita a una formulazione per la cura delle cuticole delle unghie, proprio in seguito a richieste di clienti affezionate. La sfida di Antos è realizzare queste innovazioni con ingredienti naturali, il che comporta, rispetto alla cosmesi convenzionale, una fase di studio e sviluppo più lunga, nonché l’esecuzione di un maggior numero di test per assicurare la stabilità.

Oggi il quadro della concorrenza nel mondo dei prodotti naturali è molto affollato, quali sfide cogliete e come vi distinguete?
Le produzioni Antos sono realizzate con una impronta artigianale, perché lavoriamo sempre su piccoli lotti. Un’altra peculiarità è produrre internamente tutti gli estratti vegetali che utilizziamo, attraverso un metodo di estrazione a ultrasuoni che ho appreso in Francia e che offre diversi vantaggi. Innanzitutto estrae molti più principi rispetto ad altri metodi ed è estremamente rapido; in più l’esposizione agli ultrasuoni, distruggendo le strutture cellulari, sterilizza al contempo l’estratto. Questo vantaggio, insieme al fatto che gli estratti freschi vengono avviati immediatamente alla lavorazione del prodotto finito, ci permette di evitare di introdurre sistemi conservanti convenzionali. La freschezza del prodotto è uno dei nostri punti di forza; l’uso di sistemi conservanti a base naturale ci permette scadenze relativamente brevi, nell’ordine di 18 mesi. Questo aspetto ci differenzia da chi produce con logiche industriali, che non può rinunciare ai conservanti convenzionali; per le stesse ragioni, è difficile reperire sul mercato estratti naturali privi di conservanti, per questo abbiamo disposto internamente l’impianto di estrazione.

Da quali materie prime ricavate gli estratti? Qual è la vostra policy di approvvigionamento?
Per produrre gli estratti acquistiamo le erbe officinali essiccate, preferenzialmente da coltivazioni biologiche o biodinamiche, quando possibile certificate. Sono in larga misura coltivate in Italia, ma acquistiamo anche dall’estero derivati di specie esotiche e oli vegetali. Inoltre dobbiamo rifornirci degli oli essenziali. Dal Monferrato ci approvvigioniamo di alcuni oli essenziali e di derivati della vite, per esempio le foglie di vite essiccate da cui trarre gli estratti.

Cogliete interesse per la certificazione bio del prodotto finito?
I nostri clienti, che ormai sono in tutta Italia, non ci richiedono la certificazione del biologico, probabilmente perché si informano su come sono fabbricati i prodotti attraverso il sito Web o i social network e anche venendo in visita al laboratorio di Ozzano Monferrato. La certificazione ci viene invece richiesta dai brand giapponesi per cui produciamo, che se ne accollano i costi. Per quanto riguarda i prodotti a marchio Antos, non sentiamo necessità di certificarli perché farebbe lievitare i costi fino al 20% in più, mentre ci interessa mantenere quell’accessibilità che è parte fondante della filosofia del brand.

Cosa chiede il mercato giapponese e cosa si aspetta dal prodotto italiano?
Lavorare con il Giappone è una esperienza fantastica, ci ha fatto molto crescere perché sono molto attenti al prodotto, ai test di qualità, inoltre curano nei minimi dettagli tutta la parte estetica, delle etichette e delle confezioni. Abbiamo avuto soddisfazioni enormi dal Giappone, negli ultimi tre anni i nostri prodotti sono stati tra i primi per presenza sulle riviste specializzate in cosmetica. I prodotti sono sviluppati qui e realizzati e confezionati completamente nella nostra officina produttiva, dalla formulazione all’imballo all’etichetta. Il design e le presentazioni sono invece stabilite dal brand. In sedici anni, siamo passati da 3-4 prodotti agli 80-90 di oggi. Ci richiedono molte uscite speciali, per esempio per l’occasione di celebrazioni come Hanami, la festa nazionale dei Sakura, i ciliegi in fiore. In collaborazione con il brand rivisitiamo le formulazioni richieste inserendo una fragranza speciale; per queste edizioni limitate anche le confezioni sono particolari.

Svilupperete ulteriormente l’export?
Siamo presenti in Moldavia, con un negozio monomarca Antos e un paio di corner in centri commerciali. In questo paese le consumatrici sono molto più sensibili al make-up che allo skin care. È comunque un esperimento, per esplorare questo piccolo mercato che ha un regime fiscale che agevola l’imprenditoria. Infine stiamo valutando di affacciarci alla Russia, in cui abbiamo alcuni contatti, attraverso l’e-commerce. Siamo in una fase esplorativa, l’idea è comunque mantenere le produzioni internamente, avendo ancora ampia possibilità di espansione della capacità produttiva.

Avete in programma una evoluzione della vostra strategia di retail?
Continueremo a proporci con il nostro spaccio aziendale, con l’e-commerce e con iniziative locali, per esempio la presenza in fiere come Officinalia di Belgioioso o il temporary shop aperto a Milano lo scorso febbraio per la celebrazione dei nostri trent’anni. I prodotti Antos, inoltre, sono presenti su tutto il territorio nazionale all’interno di bioprofumerie, erboristerie, farmacie e parafarmacie. Sono inoltre diverse le piattaforme online, italiane ed estere, che vendono i nostri prodotti. Talvolta i retailer ci richiedono una dimostrazione, siamo infatti organizzati per effettuare la preparazione dimostrativa di creme: questa iniziativa ha sempre successo perché le persone sono molto curiose di capire come i prodotti vengono fabbricati e con quali ingredienti e principi.

AntosBEAUTY TREND: LA DETERSIONE IN TRE STEP

In linea con le tendenze che vogliono una beauty routine articolata in diverse fasi, Antos propone una detersione viso in tre passaggi per tre prodotti.

– Latte detergente con olio di nocciolo di albicocca e principi lenitivi, cavallo di battaglia di questo brand green, per una detersione decisa ma rispettosa del film idrolipidico cutaneo.

– Spumicella, mousse micellare, con tensioattivo delicato e aggiunta di acido ialuronico e estratto idroglicerinato di succo di albicocca per idratare la pelle.

– Tonico impreziosito da olio essenziale di rosa damascena, con estratti elasticizzanti e antiage, completa la detersione e prepara ai trattamenti successivi, del giorno o della notte.