Denise Meles è una giovane donna di talento. Spezzina di adozione, è cresciuta tra le montagne dell’Alto Adige, dove i genitori gestiscono tutt’ora un ristorante. Anima di Dedé Arte Profumata, brand di profumeria artistica che ha visto i natali nel 2020, Denise Meles ha raccontato a Kosmetica le origini del suo processo creativo e il suo rapporto con i profumi.

Com’è nata la sua passione per i profumi?
«Domanda difficile, perché non mi piace la parola passione. In realtà per il profumo come oggetto non ho mai nutrito passione nel vero senso del termine. Non sono mai stata una collezionista di fragranze, non amo andare per profumerie, non sono minimamente curiosa del lavoro altrui. La mia esigenza di creare fragranze nasce dall’amore per l’effetto che può avere l’olfatto sulle nostre vite, non è passione per il profumo ma amore per gli odori».

Quando ha deciso che sarebbe diventato un lavoro?
«Sin dall’inizio ho avuto una risposta molto calorosa da parte di collezionisti di profumi e amatori della nicchia. Quando poi hanno iniziato a cercarmi anche alcuni punti vendita ho capito che ero arrivata a un punto nel quale avrei dovuto fare una scelta per poter evolvere, così ho regolamentato tutto e aperto la mia partita Iva».

Da cosa è ispirata e a cosa si ispira quando crea?
«Da qualsiasi cosa che mi venga donata in quel momento dalla vita. Cerco sempre un po’ di pace e spazio vuoto per lasciare alle idee del mondo il modo di venirmi a trovare; non credo che ciò che gli artisti creano sia cosa loro, credo semplicemente che siano persone con una certa sensibilità per il bello che hanno spesso la fortuna di essere ispirate. Le muse possono essere davvero ovunque. Siamo traduttori e interpreti, uso le essenze e le parole per esprimere un’urgenza comunicativa».

Quali sono i suoi profumi preferiti?
«Le creazioni a me più affini sono quelle che sono state create dalle mani degli studiosi di chimica o, comunque, con una formazione tradizionale alle spalle. Amo molto i profumi nei quali gli elementi si fondono perfettamente, dando vita a bouquet di note talmente ben assemblate da non essere più distinguibili l’una dall’altra. Amo molto Chanel, Guerlain, Dior, Hermes. Potrei continuare con molti altri marchi oggi definiti commerciali quasi in modo dispregiativo, ma che, a mio avviso, hanno fatto e continuano a fare scuola, specialmente per quanto riguarda in buon gusto e raffinatezza».

Quali sono i suoi progetti futuri?
«Continuare con il mio progetto Dedé Arte Profumata, cercando di plasmare sempre di più ricerca, fiaba ed eleganza. Ho sempre qualcosa in cantiere. Ho anche un nuovo progetto parallelo di cui ancora non posso parlare molto: si tratta di profumi nati per rappresentare il territorio toscano, non vedo l’ora di poterli raccontare!».