Cosmetici biologici: è l’ora di un regolamento

aloesAd oggi non esiste alcuna normativa nazionale o comunitaria che regoli la cosmesi biologica, ma solo disciplinari privati che le aziende possono volontariamente scegliere di seguire al fine di garantire la sicurezza del consumatore e il rispetto di importanti requisiti biologici riguardanti le materie prime, gli imballaggi e le tecniche di produzione. Secondo COSMOS-standard AISBL, associazione che unisce i più importanti enti certificatori Europei, la crescita costante del mercato organico (nel 2012 la stima globale era di 7,6 miliardi di dollari ed è previsto superi i 13 miliardi nel 2018) ha reso indispensabile una regolamentazione. La mancanza di uno standard crea una competizione scorretta tra le aziende; molti produttori vantano claims bio quando in realtà contengono meno dell’1% di materie prime organiche. La regolamentazione è necessaria anche per tutelare gli acquisti dei consumatori che possono facilmente essere tratti in inganno, attualmente infatti la percentuale minima di sostanze biologiche contenute in un cosmetico può essere compresa tra 0 e 100. La sola arma del consumatore è la scelta di prodotti certificati. Anche se non esiste una legge che obblighi i produttori di cosmetici organici a certificarsi, i disciplinari privati sono numerosi e diversi, ecco perché qualche anno fa COSMOS-standard AISBL, nel tentativo di produrre un’armonizzazione, ha messo a punto uno standard che certifica come biologici solo i prodotti contenenti il 95% di ingredienti di origine naturale e che assicurino che almeno il 20% del prodotto sia organico. Nel caso di prodotti contenenti percentuali di ingredienti organici inferiori al 95%, lo standard di COSMOS non prevede la definizione di “biologico” bensì un claim che affermi di contenere una determinata % di ingredienti bio. Per quanto riguarda il mercato bio, il nord America è il primo consumatore seguito da Europa e Asia Pacifica mentre i prodotti organici più richiesti sono quelli per la cura della persona seguiti dai prodotti per capelli.

di D. Barillaro