Uno studio indaga quale sia il livello di consapevolezza riguardo al concetto di zero waste nei prodotti cosmetici e quali fattori possano influenzare il comportamento d’acquisto

Con la locuzione zero waste si intende la conservazione di tutte le risorse mediante produzione, consumo, riutilizzo e recupero responsabili di prodotti, imballaggi e materiali senza combustione e senza scarichi nel terreno, nell’acqua o nell’aria tali da minacciare l’ambiente o la salute umana.

Negli ultimi anni, il concetto di zero waste ha guadagnato notevole popolarità anche nel settore cosmetico. È, infatti, in linea con gli obiettivi più ampi di adottare uno stile di vita senza sprechi e un approccio minimalista o di fare scelte di consumo personale basate sulla diminuzione dei rifiuti.

La filosofia zero waste non riguarda solo l’impiego di prodotti capaci di generare meno rifiuti, ma incoraggia anche il consumatore verso scelte ponderate, che abbiano un impatto positivo sull’ambiente.

Il tutto implica selezionare prodotti con imballaggi minimi o riciclabili, supportare i brand che danno priorità a metodi di approvvigionamento e produzione sostenibili e optare per prodotti che possono essere riutilizzati o ricaricati.

Questo cambiamento di mentalità e di atteggiamento contribuisce alla preservazione delle risorse naturali, alla riduzione dell’inquinamento e al benessere ecologico generale.

Lo studio

Il presente lavoro, pubblicato su Heliyon, propone un sondaggio rivolto a quei consumatori di cosmetici che sono seguaci attivi di beauty influencer zero waste sui social media, per indagare quale sia il livello di consapevolezza riguardo al concetto di zero waste nei prodotti cosmetici e quali fattori possano influenzare il comportamento d’acquisto.

Le variabili discusse sono: il packaging cosmetico, l’interazione parasociale, la convinzione ambientalista e la motivazione altruistica.

In primo luogo, lo studio si propone di contribuire alla conoscenza del comportamento d’acquisto zero waste nella categoria merceologica dei cosmetici/prodotti per la cura personale.

In secondo luogo, i risultati ottenuti potrebbero essere utili ad esperti di marketing, studiosi e produttori del comparto cosmetico nell’incorporare strategie attente all’intenzione d’acquisto verso prodotti zero waste e ispirarli nel ridurre l’impronta ecologica globale.

L’unicità della ricerca risiede nel fatto che il concetto di zero waste nell’industria cosmetica racchiude un approccio olistico che lo distingue dal modello di produzione tradizionale.

L’analisi si concentra sul cambiamento comportamentale dei consumatori, ponendo particolare attenzione agli aspetti della consapevolezza e dell’approvvigionamento con cognizione di causa delle materie prime.

Nello specifico, si apre con una panoramica della letteratura disponibile sul concetto di zero waste. È poi chiarito il background teorico riguardante tutte le variabili e sono sviluppate le varie ipotesi. Viene dunque approfondita la metodologia utilizzata, con una discussione dettagliata dei risultati.

Le conclusioni

L’indagine evidenzia che il packaging cosmetico, le convinzioni ambientaliste e le interazioni parasociali motivano i giovani ad acquistare cosmetici zero waste. Il dato più sorprendente riguarda l’influenza dell’interazione parasociale sulla motivazione altruistica. Attualmente, l’utilizzo dei social media può rivelarsi un punto di svolta per quei brand che propongono cosmetici ecologici.Il concetto di zero waste rappresenta però tuttora una sfida per il comparto beauty.

Gyan Prakash, Sahiba Sharma, Anil Kumar, Sunil Luthra; Does the purchase intention of green consumers align with their zero-waste buying behaviour? An empirical study on a proactive approach towards embracing waste-free consumption; Heliyon, Volume 10, 2024, Issue 3, e25022, https://doi.org/10.1016/j.heliyon.2024.e25022