Il Canada guarda all’Europa

woman at household chemistry shoppingIl Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) tra l’Unione Europea (UE) e il Canada è stato visto di buon auspicio dall’industria Canadese dei prodotti per la cura personale per l’aumento in futuro delle vendite nel grande mercato Europeo. Ma dall’accordo scaturiscono altri vantaggi per i Canadesi, tra cui riduzioni dei dazi, ma ancor più la prospettiva di armonizzazione la normativa tra l’UE e il Canada, che è anche sostenuta dal Canadian Cosmetic, Toiletry and Fragrance Association (CCTFA). L’industria dei prodotti per la cura personale è un settore molto internazionale e dipende molto dal commercio, ciò è particolarmente vero in un paese relativamente piccolo come il Canada (33 milioni di persone), in cui cosmetici e produttori per la cura personale si basano sulle esportazioni, al fine di produrre abbastanza per raggiungere economie di scala. L’UE è il secondo mercato di esportazione del Canada per i prodotti cosmetici e per la cura personale. D’altro canto, l’UE è il secondo più importante fornitore del Canada di questi prodotti. Una volta che CETA entrerà in vigore, e ciò dovrebbe avvenire entro la fine del 2015, tutti i dazi dei prodotti per la cura personale saranno rimossi da entrambi i lati. Ciò includerà i dazi del 6,5% imposti dal Canada ai cosmetici dell’UE come profumi, acque di colonia, deodoranti per la persona e antitraspiranti, sali da bagno e oli, e preparazioni per barba. Mentre l’UE non impone dazi sulla maggior parte dei prodotti per la cura personale Canadesi, CETA eliminerà i dazi europei ancora in piedi sui prodotti come gli oli essenziali, che vanno dal 2% al 7%. Saranno anche cancellati i dazi del 6,5% che gli esportatori Canadesi di preparazioni da barba, così come di deodoranti per la persona, devono pagare per i loro prodotti che entrano nel mercato dell’UE. Vi è anche una sfida normativa che i produttori di cosmetici Europei devono affrontare durante l’esportazione in Canada, per esempio, è che il Canada classifica i prodotti cosmetici che offrono vantaggi SPF come un farmaco. Questi prodotti devono quindi soddisfare i requisiti più rigorosi e costosi che vengono applicati ai farmaci. Invece, l’UE classifica questi come cosmetici. L’accordo UE-Canada potrebbe col tempo allineare i due sistemi regolatori, anche in relazione a questo aspetto. Sono ancora in corso tra le due squadre negoziali alcune trattative dettagliate su questioni tecniche, e secondo la Direzione Generale del Commercio della Commissione europea, il dialogo continua in modo intenso tra Bruxelles e Ottawa per completare l’accordo il più presto possibile. Una volta che tutti i problemi tecnici saranno risolti, l’accordo dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e ratificato da tutti i 28 Paesi Membri dell’UE prima di entrare in vigore.

di G. Chiricosta e F. Legrenzi