Materiali per il packaging sostenibile

Monografia_kosmetica_packaging_sostenibile

Materiali per il packaging sostenibile

Alla luce del dibattito sull’economia circolare, la strategia dell’UE per la plastica e le diverse normative nazionali, è necessario ripensare al modo in cui le materie plastiche sono prodotte e impiegate. L’impegno di ONG, come la Ellen MacArthur Foundation, che è riuscita a sensibilizzare e coinvolgere multinazionali ed enti governativi ad agire per arginare questo problema globale, fino a promuovere «A line in the sand», un protocollo internazionale per eliminare i rifiuti di plastica e l’inquinamento da essi generato alla fonte, che è stato firmato da oltre 250 organizzazioni, che con la loro produzione rappresentano il 20% di tutti gli imballaggi in plastica prodotti a livello globale. Il protocollo è stato sottoscritto da grandi multinazionali del settore, come Johnson & Johnson, Unilever, P&G, Danone, Coca Cola e l’italiana Novamont, grandi produttori e utilizzatori di plastica. La loro decisione di aderire al protocollo è un segnale importante e potrà avere un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale.

In questo articolo parleremo di:

 

  • La transizione da economia lineare a circolare
  • Green packaging e nuovi materiali
  • Nuove visioni del vetro

Scarica la monografia sul packaging sostenibile

<!– [if lte IE 8]>

<![endif]–>Packaging Sostenibile: clicca e scarica la monografia hbspt.cta.load(515303, ‘46098bad-0ef2-4d15-868b-686d544d5abc’, {});

Nell’approfondimento verranno analizzati i pilastri del protocollo e gli obiettivi per arrivare a una transizione dal monouso al riutilizzo, verranno approfonditi vari materiali utilizzati per il packaging di prodotti cosmetici, come i materiali cellulosici e il vetro, il tutto in ottica green, fornendo spunti per un’importante riflessione sul futuro dei materiali usati nel packaging cosmetico.

Dal modello lineare all’economia circolare

Ogni minuto l’equivalente di un camion della spazzatura di plastica finisce nei corsi d’acqua e nei fiumi, per poi riversarsi nell’oceano. Si stima che ogni anno 100 milioni di animali marini muoiano a causa dei rifiuti di plastica. Per invertire questo fenomeno, sono necessarie azioni urgenti. Una di esse è la transizione verso l’economia circolare da parte delle imprese produttrici e utilizzatrici di plastica, per imballaggi e contenitori. Da una prospettiva puramente economica, il rifiuto di plastica ha veramente poco senso, per il World Economic Forum, i rifiuti in plastica rappresentano una perdita di 80-120 miliardi di dollari ogni anno. L’Europa produce annualmente circa 58 milioni di tonnellate di plastica e vengono generati 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica. Solo il 30% di questo viene raccolto per il riciclaggio, il 39% incenerito e il 31% che finisce in discarica. Il problema risiede non solo nella quantità di plastica riciclata, ma anche nella qualità del riciclaggio e della plastica secondaria risultante. In termini economici, il 95% del valore degli imballaggi in plastica, per un valore di circa 105 miliardi di euro, viene perso ogni anno dall’economia. Questa è un’opportunità sprecata, pertanto è necessario un approccio circolare, in cui sono utilizzati meno imballaggi ma, soprattutto, gli imballaggi e i contenitori devono essere pensati per il riutilizzo, il riciclo o il compostaggio.

Green packaging

Nel modello economico lineare il packaging è la parte del prodotto che maggiormente contribuisce a produrre rifiuti e a disperdere energia. Gli imballaggi di plastica sono quelli con una gestione più problematica quando diventano rifiuto, in quanto possono rimanere nell’ambiente anche per centinaia di anni. In un’economia basata sul riciclaggio, i materiali vengono riutilizzati. Se sono necessarie nuove materie prime, esse devono essere ottenute con produzioni sostenibili in modo che l’ambiente naturale e umano non venga danneggiato. La sostenibilità ambientale come valore condiviso da parte dei consumatori e delle imprese ha portato a nuovi concetti di imballaggio. Negli ultimi anni le bioplastiche sono diventate un gruppo sempre più visibile di materiali, tuttavia nuovi processi di produzione e trattamenti della cellulosa hanno permesso di incorporare sostenibilità ed elevate prestazioni tecniche nella carta e nel cartone da imballaggio, tanto quanto il packaging di materiali plastici. Questi materiali, come la nanocellulosa, rispettano il binomio fondamentale della sostenibilità: «riciclabilità – compostabilità». Nella monografia allegata sarà possibile venire a conoscenza delle caratteristiche di questi nuovi materiali cellulosici.

Un evergreen: il vetro

Il vetro è da sempre un materiale usato nell’industria cosmetica per creare i contenitori per i prodotti, è considerato packaging di pregio nel settore beauty&care. La FEVE (European Container Glass Federation) ha finanziato un’indagine di mercato, per conoscere come i consumatori percepiscono gli imballaggi di vetro relativamente alla loro funzionalità e sostenibilità, esclusivamente in campo cosmetico e farmaceutico. Il dato emerso è che oltre alla funzionalità, le tematiche legate alla sostenibilità sono importanti per i consumatori europei, dal punto di vista ambientale un fattore che rende il vetro sostenibile è la sua facilità di riciclo, a differenza della plastica. Inoltre, il vetro nella cosmesi è sinonimo di lusso ed eleganza.

Nella monografia allegata, capiremo come i consumatori europei percepiscono il packaging in vetro e quali sono i suoi vantaggi del suo impiego nell’industria cosmetica.

Scarica la monografia sul packaging sostenibile

<!– [if lte IE 8]>

<![endif]–>Packaging Sostenibile: clicca e scarica la monografia hbspt.cta.load(515303, ‘46098bad-0ef2-4d15-868b-686d544d5abc’, {});