Il profumo del metaverso grazie alla nuova tecnologia di OVR

Il profumo del metaverso grazie alla nuova tecnologia di OVR

Un recente rapporto della società di consulenza McKinsey ha previsto che il metaverso potrebbe generare un valore di 5 trilioni di dollari entro il 2030. Tuttavia, per raggiungere tale successo, la piattaforma avrebbe bisogno di un approccio “umano” più sviluppato, utilizzando catalizzatori quali l’integrazione del senso dell’olfatto e del tatto nelle esperienze di realtà virtuale.

A tale riguardo, al Consumer Electronics Show (CES) 2023 alcune aziende hanno dimostrato la possibilità di aggiungere il senso dell’olfatto all’esperienza della realtà virtuale.

OVR Technology e il metaverso

In particolare, un’azienda chiamata OVR (Olfactory Virtual Reality) Technology ha presentato un visore per la realtà virtuale contenente otto cartucce profumate riutilizzabili che utilizzano una tavolozza di otto “aromi primari” che possono essere sperimentati da soli o mescolati e abbinati per creare molteplici combinazioni e variazioni.+

Inoltre, tutti i profumi sono a base d’acqua e approvati dall’IFRA per quanto riguarda la loro sicurezza.

La microtecnologia brevettata ION3 creerebbe dei “nano burst” di profumo estremamente precisi senza l’uso di elementi riscaldanti o ventole, facendo sì che i profumi vengano sia rilasciati che “cancellati” con una latenza minima, consentendo un rapido ciclo dell’esperienza senza accumulo di odori e un ottimale accompagnamento all’immersione nell’ambiente virtuale.

Si dice, infatti, che un plug-in software brevettato comprenda il comportamento degli utenti nel mondo virtuale e invii segnali wireless in tempo reale ai componenti hardware per l’attivazione della tecnologia.

«Con questa nuova tavolozza possiamo creare nuove associazioni, nuove esperienze native del mondo digitale ma con lo stesso impatto del mondo fisico», ha affermato Aaron Wisniewski, CEO di OVR Technology, a euronews.com.

La tecnologia di OVR e gli odori

Per meglio comprendere l’innovativa tecnologia, OVR avrebbe proposto agli ospiti del CES alcuni ambienti e scenari in cui la percezione dell’odore e gli odori stessi sarebbero talmente realistici da permettere all’utente di godersi a pieno l’esperienza.

Ad esempio, è stato proposto di sperimentare la sensazione di ritrovarsi in un giardino nel quale è possibile raccogliere alcune rose con le mani, per poi sentirne il profumo. In un altro scenario, ci si troverebbe vicino a un falò, dove è possibile arrostire a piacimento un marshmallow e annusarne il profumo.

Metaverso e profumo

Secondo Wisniewski la realtà estesa sarà presto integrata con il commercio, l’intrattenimento, la connessione sociale, l’istruzione e il benessere. Ad esempio, se utilizzata in maniera corretta, è plausibile che questa tecnologia possa funzionare in applicazioni di salute e benessere, come sessioni di meditazione o per ridurre lo stress.

Wisniewski ha sottolineato che il profumo conferisce alle esperienze di realtà virtuale «un potere senza pari. Penso che tutti noi possiamo pensare ai ricordi della nostra infanzia, alle polpette della nonna o al profumo di una persona cara. Ma non abbiamo lo stesso tipo di ricordi del mondo digitale. Questa nuova tecnologia ci permette di creare queste esperienze, di avere questi ricordi e di connetterci gli uni con gli altri in modo più significativo, aumentando il nostro benessere e la nostra felicità».

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