Salidroside: protettore contro la senescenza prematura indotta dai raggi UVB

Science laboratory. Equipment and tools of scientific lab for experiments and research. Cell culture for the biomedical diagnostic. Plastic Lab ware: confocal dishes, pipette tips and multiwell plates with a human blood.

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Salidroside, la componente predominante di un rimedio erboristico cinese, Rhodiola rosea L., diventa un attraente bio-agente a causa della sua multifunzione. Anche se è ben noto che un farmaco a base di erbe può avere un effetto fotoprotettivo secondo la diceria popolare, raramente sono state segnalate finora prove che possano collegare la droga con l’invecchiamento della pelle. Lo studio è stato condotto per valutare il ruolo fotoprotettivo della Salidroside e dei suoi meccanismi correlati, in vitro. In primo luogo, è stato istituito un modello di senescenza prematura indotta da radiazioni UVB (250 mJ cm-2), nei fibroblasti dermici umani (HDFS). Poi è stato studiato l’effetto fotoprotettivo del salidroside, le cellule sono state pre-trattate con varie dosi di salidroside (1, 5 e 10 micron) seguite dalla dose subletale di esposizione UVB e poi sono state raccolte varie rilevazioni. I risultati mostrano che il pre-trattamento con Salidroside dose-dipendente ha invertito lo stato senescente di HDFs indotta da UVB, come testimonia la vitalità cellulare elevata, la diminuzione dell’attività SA-β-gal e la diminuzione del’arresto di G1/G0 del ciclo cellulare. L’aumentata espressione della proteina chinasi ciclina-dipendente (CDK) UVB-indotta e gli inibitori p21WAF1 e p16INK4 vengono repressi dal trattamento con Salidroside in modo dose-dipendente. Nel frattempo, l’incremento di malondialdeide (MDA), HDFs UVB-irradiato, è stato inibito in seguito al trattamento con la molecola. Il Salidroside significativamente attenua la sintesi UVB-indotta di MMP-1 e la produzione di IL-6 e TNF-α. In conclusione, i dati forniscono le prove per il ruolo protettivo di questo principio contro la senescenza precoce UVB-indotta negli HDFs, probabilmente attraverso la sua proprietà anti-ossidante e l’inibizione dei prodotti di MMP-1 e delle citochine pro-infiammatorie; questo indica il suo potenziale utilizzo come ingrediente attivo nella preparazione di formulazioni fotoprotettive.
International Journal of Cosmetic Science (2015), 37(3), 321-328
di C. Lacapra e S.Rum