Un’analisi prende in esame le caratteristiche tensioattive dei gruppi polari (zuccheri) e non polari (steroidi o triterpeni) delle saponine per determinarne il potenziale come tensioattivi in prodotti beauty
Appartenenti alla classe dei glicosidi anfifilici composti da triterpeni o agliconi steroidei e catene di zucchero singole o multiple, le saponine sono largamente distribuite nelle piante e in alcune forme di vita marine. Si ritrovano, ad esempio, in stelle marine e cetrioli di mare.
Grazie alle eccellenti proprietà tensioattive correlate ai gruppi polari e apolari che le costituiscono, sono attualmente ingredienti ampiamente sfruttati in ambito cosmetico.
In aggiunta, a causa dell’urgente richiesta ecologica ed economica di tensioattivi naturali, negli ultimi tempi la loro inclusione nella formulazione di prodotti per la cura personale ha guadagnato notevole interesse.
Oltre alla funzione tensioattiva, le saponine presentano altre qualità biologicamente rilevanti. Possono infatti essere impiegate come emulsionanti, antiossidanti e agenti citotossici.
La review
La presente lavoro, pubblicato su Industrial Crops and Products, prende in esame le caratteristiche tensioattive dei gruppi polari (zuccheri) e non polari (steroidi o triterpeni) delle saponine per determinarne il potenziale come tensioattivi in prodotti beauty.
Si propone dunque di far luce sulle peculiarità di tali materie prime e sulla loro importanza, per sviluppare formulazioni skincare sempre più all’avanguardia.
La revisione si apre con una panoramica completa sulle variazioni fisiochimiche e biologiche. Vengono poi discusse anche le applicazioni convenzionali e industriali e le azioni superficiali delle saponine di origine vegetale, con un’analisi approfondita sulle loro capacità tensioattive rispetto alle controparti sintetiche. Nello specifico, ne sono chiarite la composizione e le caratteristiche e sviscerati i potenziali utilizzi nel trattamento di pelle, capelli e cavo orale e nella cura di tessuti ed ambiente domestico.
Le conclusioni
Per ottenere le saponine da estratti grezzi è possibile ricorrere a metodi convenzionali (macerazione, estrazione Soxhlet, idrodistillazione) e non convenzionali (estrazione assistita da ultrasuoni, da microonde o con solvente pressurizzato).
Le procedure adottate devono tener conto della temperatura, del pH, del solvente e del rapporto soluto/solvente dal momento che tali parametri hanno un impatto sull’efficacia e sulla resa del prodotto finale. Data la struttura complessa, come altri composti naturali le saponine risultano difficili da caratterizzare accuratamente.
Per chiarirne al meglio la composizione, sono pertanto necessarie tecniche quali l’NMR e la spettrometria di massa. Grazie alle proprietà tensioattive, detergenti e antimicrobiche, le saponine trovano impiego in gel doccia, shampoo, saponi liquidi, balsami per capelli, bagnoschiuma e lozioni, detergenti per bagno e doccia, collutori e dentifrici.
In virtù dei dati raccolti e riportati, un’attenta analisi, l’uso e la commercializzazione di queste sostanze fitochimiche in ambito beauty potrà aprire la strada ad un’ampia gamma di alternative naturali ecocompatibili ai cosmetici e ai prodotti per l’igiene personale sintetici.
Annu Jolly, Hayeran Kim, Ju-Young Moon, Anandhu Mohan, Young-Chul Lee, Exploring the imminent trends of saponins in personal care product development: A review, Industrial Crops and Products, Volume 205, 2023, 117489, ISSN 0926-6690, https://doi.org/10.1016/j.indcrop.2023.117489.