Un’analisi fornisce dati verificati sulle attuali conoscenze acquisite riguardo all’attività biologica degli estratti vegetali fermentati per uso cosmetico  

Gli estratti vegetali fermentati sono liquidi funzionali generati a seguito della fermentazione di piante fresche da parte di microrganismi, principalmente batteri e funghi.

Questo processo migliora le attività biologiche del substrato, convertendo composti ad alto peso molecolare in strutture a basso peso molecolare. Il tutto contribuisce a rendere le materie prime fermentate più compatibili rispetto alle varianti non fermentate.

La fermentazione dipende in gran parte dalla selezione del ceppo di microrganismi utilizzato e dalle condizioni in cui viene effettuata. La scelta appropriata di microrganismi e piante è pertanto fondamentale per ottenere la matrice di composti biologicamente attivi desiderata.

Estratti vegetali fermentati per uso cosmetico: lo studio

Il presente lavoro, pubblicato su Pharmaceutics, è stato condotto con l’obiettivo di fornire dati verificati sulle attuali conoscenze acquisite riguardo all’attività biologica degli estratti vegetali fermentati per uso cosmetico e per applicazioni cutanee.

Sono state incluse tutte le pubblicazioni, disponibili su PubMed, Scopus e Google Scholar dal 2010, che descrivono le attività biologiche di tali ingredienti correlate al loro utilizzo in ambito dermatologico e dermocosmetico. Al contrario, sono state scartate quelle inerenti ad altri eventuali impieghi (ad esempio nel settore alimentare), oltre ai paper in lingue diverse dall’inglese.

La revisione si sofferma sull’attività antiossidante, antimicrobica, antinfiammatoria, antimelanogenica e di guarigione delle ferite degli estratti vegetali fermentati, nonché sulle applicazioni più promettenti in ambito beauty.

Nello specifico, ne vengono esplorate le potenzialità in prodotti antiage, depigmentanti, idratanti, per il trattamento dell’alopecia androgenetica o diffusa e per la guarigione delle ferite.

Le conclusioni

In virtù dei dati raccolti, la fermentazione può essere considerata una tecnica significativa per ottenere composti bioattivi con un ampio spettro di diversità strutturale e attività biologiche utili in campo dermocosmetico.

Il suo sviluppo tecnologico richiede tuttavia non solo un’appropriata selezione di piante e colture starter di microrganismi, ma anche l’ottimizzazione delle condizioni di processo (temperatura, pH, tempo di fermentazione, ecc.) che influenzeranno complessivamente la presenza di principi attivi e il loro potenziale biologico.

È opportuno considerare, inoltre, alcune problematiche importanti legate alla produzione di estratti vegetali fermentati, come la possibile generazione di metanolo, formaldeide, ammine biogene e nitriti, nonché la stabilità allo stoccaggio.

In aggiunta, anche la determinazione della composizione fitochimica di tali ingredienti comporta non poche difficoltà. Sono pertanto auspicabili ulteriori ricerche al fine di chiarire come sfruttarli al meglio per la formulazione di cosmetici sempre più innovativi.

Herman A, Herman AP.; Biological Activity of Fermented Plant Extracts for Potential Dermal Applications; Pharmaceutics. 2023; 15(12):2775; https://doi.org/10.3390/pharmaceutics15122775