Specializzazione e natura nei centri estetici

Il consumatore è sempre più appassionato ai trattamenti naturali, ma vuole anche soluzioni innovative per il problema specifico e senza pecche quanto a professionalità. La grande attenzione alla cura della persona del consumatore odierno è un’opportunità per il mondo dell’estetica professionale, da cogliere attraverso il miglioramento del servizio e delle strategie di comunicazione e fidelizzazione dei clienti. Tendenze e criticità per i professionisti della bellezza nella conversazione con Claudio d’Emilio, direttore marketing di Euracom, che commercializza cosmetici e apparecchiature per i centri estetici dal 1958, ponendosi a fianco del professionista con servizi che riguardano anche la formazione e la consulenza.

Quali tendenze percepite nel vostro specifico mercato e come si riflettono sul portafoglio prodotti che trattate?
Il settore dell’estetica professionale è sempre alla ricerca di novità, sia nell’ambito dei prodotti cosmetici sia delle attrezzature. È un mercato non semplice, anche perché suscettibile alle false novità. Quando abbiamo deciso di completare la nostra offerta con i cosmetici, abbiamo selezionato aziende che avessero non solo l’innovazione al centro della propria filosofia, ma anche un supporto formativo continuo per seguire e anticipare le tendenze più interessanti del mercato. Oggi i consumatori, e di conseguenza le estetiste, sono sempre più desiderosi di cosmetici e ingredienti naturali e, parallelamente, sempre più attenti alla salute, alla sicurezza degli ingredienti, all’assenza di effetti indesiderati. Le persone cercano informazioni, su internet e sui social network, non si accontentano quindi dell’informazione delle aziende e delle campagne pubblicitarie, anche perché possono avere riscontri concreti prima di acquistare il prodotto grazie alle recensioni di altri consumatori. Rispetto a queste tendenze siamo avvantaggiati dal trattare marchi come Australian Gold, che per filosofia propone ingredienti naturali con l’attenzione massima alla salute della cute, come Repechage, una linea a base di alghe, con elevata percentuale di ingredienti naturali, e ultima arrivata, ma non meno importante, LONDONTOWN, una linea di smalti per unghie a elevata presenza di ingredienti botanici e vegana, anche questa importante tendenza che si sta ampiamente sviluppando nel personal care.

Come viene vissuta la tendenza green nel mondo dell’estetica professionale?
L’estetista è molto interessata all’area green e chiede attivamente informazioni. In ogni caso, anche i prodotti a elevata naturalità devono distinguersi per l’efficacia. Non è un aspetto ovvio da rimarcare, perché proprio per il fatto che le informazioni viaggiano rapidamente sui social network, la delusione di pochi consumatori per la mancata efficacia può pesare molto sulle vendite. Inoltre la serietà dell’azienda ha la sua importanza: nel settore dell’estetica professionale c’è una promessa forte per un risultato che il consumatore riscontra dopo un lungo impegno in trattamenti: vendere false promesse è facile ma, soprattutto dopo la crisi, il consumatore è molto cauto nello spendere, così l’affidabilità dell’azienda è per lui una garanzia in più.

Esiste una sinergia fra prodotto cosmetico e apparecchiatura nella vostra proposta?
Da quando abbiamo ampliato la proposta ai cosmetici, abbiamo imparato molto dall’esperienza dei marchi che commercializziamo, in particolare Repechage, che ha una offerta molto completa nel campo dell’estetica professionale ed è forte della competenza della sua fondatrice Lydia Sarfatti. Siamo profondamente convinti che il risultato estetico sia legato a un effetto sinergico di trattamenti con apparecchiature e applicazioni cosmetiche, sia per i trattamenti viso sia per i trattamenti corpo. Per questo abbiamo voluto studiare e mettere a punto una serie di protocolli a uso dei centri estetici, che abbinano cosmetici e macchinari, con risultati entusiasmanti.

Il comparto dell’estetica professionale in Italia sta attraversando una fase di difficoltà: considerando la vostra esperienza, quali sono le sfide oggi per l’estetista?
La principale sfida per l’estetista di oggi è essere in grado di offrire maggiore professionalità perché questa è la richiesta del consumatore di oggi. Il cliente è molto più esigente, e non solo in ambito estetico. Prima della crisi, la situazione del canale era frammentata, con un numero di esercizi alto ma di cui una parte non all’altezza. Quelli strettamente limitati ai trattamenti di base, per esempio, non hanno superato la crisi, mentre hanno resistito quegli istituti condotti in modo più professionale, in grado di offrire servizi di livello più elevato, trattamenti maggiormente qualificati e specializzati in funzione dei diversi problemi estetici: cellulite, pelle secca o grassa, rosacea ecc.

Claudio d’Emilio, direttore marketing di Euracom

Quali carenze si riscontrano?
In tanti istituti vediamo talvolta poca professionalità e competenza nel fornire il servizio, che invece va eseguito in maniera ottimale, in un istituto bello, ordinato e pulito, che abbia una offerta ampia e diversificata e che punti anche alla esposizione e vendita dei prodotti. Abbiamo riscontrato che i centri estetici che hanno saputo ampliare la tipologia dei trattamenti hanno beneficiato di maggiori introiti. Inoltre, troppo spesso risulta carente la programmazione annuale delle azioni marketing nelle occasioni speciali dell’anno: festività, andamento stagionale, ricorrenze: lanciare proposte specifiche in base alla scansione del calendario rappresenta una opportunità preziosa e solo pochi istituti sono attivi su questo. Scarso, infine, è il ricorso a forme di pubblicità, anche sui social network. La formazione è un altro capitolo fondamentale. Non ci si può infatti aspettare che il diploma sia sufficiente, serve invece una formazione continua, con alcuni giorni all’anno dedicati all’aggiornamento e all’acquisizione di nuove conoscenze e tecniche.

Percepite criticità nell’importazione di cosmetici, in una fase in cui stanno cambiando in molti paesi le logiche degli scambi commerciali?
Non percepiamo particolari problematiche. Il mercato è sempre molto aperto e non crediamo ci sia il rischio di innalzamenti di barriere doganali. La nostra esperienza del mercato ci ha fatto mettere a punto strumenti finanziari idonei a tutelarci dalle oscillazioni dei cambi che ci permettono di garantire la stabilità dei prezzi mentre, per quanto riguarda i dazi, confidiamo che possa prevalere il clima di collaborazione fra stati che favorisce la stabilità del mercato e delle economie.

Il consumatore è sempre più appassionato ai trattamenti naturali, ma vuole anche soluzioni innovative per il problema specifico e senza pecche quanto a professionalità
La grande attenzione alla cura della persona del consumatore odierno è un’opportunità per il mondo dell’estetica professionale, da cogliere attraverso il miglioramento del servizio e delle strategie di comunicazione e fidelizzazione dei clienti. Tendenze e criticità per i professionisti della bellezza nella conversazione con Claudio d’Emilio, direttore marketing di Euracom, che commercializza cosmetici e apparecchiature per i centri estetici dal 1958, ponendosi a fianco del professionista con servizi che riguardano anche la formazione e la consulenza.

Quali tendenze percepite nel vostro specifico mercato e come si riflettono sul portafoglio prodotti che trattate?
Il settore dell’estetica professionale è sempre alla ricerca di novità, sia nell’ambito dei prodotti cosmetici sia delle attrezzature. È un mercato non semplice, anche perché suscettibile alle false novità. Quando abbiamo deciso di completare la nostra offerta con i cosmetici, abbiamo selezionato aziende che avessero non solo l’innovazione al centro della propria filosofia, ma anche un supporto formativo continuo per seguire e anticipare le tendenze più interessanti del mercato. Oggi i consumatori, e di conseguenza le estetiste, sono sempre più desiderosi di cosmetici e ingredienti naturali e, parallelamente, sempre più attenti alla salute, alla sicurezza degli ingredienti, all’assenza di effetti indesiderati. Le persone cercano informazioni, su internet e sui social network, non si accontentano quindi dell’informazione delle aziende e delle campagne pubblicitarie, anche perché possono avere riscontri concreti prima di acquistare il prodotto grazie alle recensioni di altri consumatori. Rispetto a queste tendenze siamo avvantaggiati dal trattare marchi come Australian Gold, che per filosofia propone ingredienti naturali con l’attenzione massima alla salute della cute, come Repechage, una linea a base di alghe, con elevata percentuale di ingredienti naturali, e ultima arrivata, ma non meno importante, LONDONTOWN, una linea di smalti per unghie a elevata presenza di ingredienti botanici e vegana, anche questa importante tendenza che si sta ampiamente sviluppando nel personal care.

Come viene vissuta la tendenza green nel mondo dell’estetica professionale?
L’estetista è molto interessata all’area green e chiede attivamente informazioni. In ogni caso, anche i prodotti a elevata naturalità devono distinguersi per l’efficacia. Non è un aspetto ovvio da rimarcare, perché proprio per il fatto che le informazioni viaggiano rapidamente sui social network, la delusione di pochi consumatori per la mancata efficacia può pesare molto sulle vendite. Inoltre la serietà dell’azienda ha la sua importanza: nel settore dell’estetica professionale c’è una promessa forte per un risultato che il consumatore riscontra dopo un lungo impegno in trattamenti: vendere false promesse è facile ma, soprattutto dopo la crisi, il consumatore è molto cauto nello spendere, così l’affidabilità dell’azienda è per lui una garanzia in più.

Esiste una sinergia fra prodotto cosmetico e apparecchiatura nella vostra proposta?
Da quando abbiamo ampliato la proposta ai cosmetici, abbiamo imparato molto dall’esperienza dei marchi che commercializziamo, in particolare Repechage, che ha una offerta molto completa nel campo dell’estetica professionale ed è forte della competenza della sua fondatrice Lydia Sarfatti. Siamo profondamente convinti che il risultato estetico sia legato a un effetto sinergico di trattamenti con apparecchiature e applicazioni cosmetiche, sia per i trattamenti viso sia per i trattamenti corpo. Per questo abbiamo voluto studiare e mettere a punto una serie di protocolli a uso dei centri estetici, che abbinano cosmetici e macchinari, con risultati entusiasmanti.

Il comparto dell’estetica professionale in Italia sta attraversando una fase di difficoltà: considerando la vostra esperienza, quali sono le sfide oggi per l’estetista?
La principale sfida per l’estetista di oggi è essere in grado di offrire maggiore professionalità perché questa è la richiesta del consumatore di oggi. Il cliente è molto più esigente, e non solo in ambito estetico. Prima della crisi, la situazione del canale era frammentata, con un numero di esercizi alto ma di cui una parte non all’altezza. Quelli strettamente limitati ai trattamenti di base, per esempio, non hanno superato la crisi, mentre hanno resistito quegli istituti condotti in modo più professionale, in grado di offrire servizi di livello più elevato, trattamenti maggiormente qualificati e specializzati in funzione dei diversi problemi estetici: cellulite, pelle secca o grassa, rosacea ecc.

Quali carenze si riscontrano?
In tanti istituti vediamo talvolta poca professionalità e competenza nel fornire il servizio, che invece va eseguito in maniera ottimale, in un istituto bello, ordinato e pulito, che abbia una offerta ampia e diversificata e che punti anche alla esposizione e vendita dei prodotti. Abbiamo riscontrato che i centri estetici che hanno saputo ampliare la tipologia dei trattamenti hanno beneficiato di maggiori introiti. Inoltre, troppo spesso risulta carente la programmazione annuale delle azioni marketing nelle occasioni speciali dell’anno: festività, andamento stagionale, ricorrenze: lanciare proposte specifiche in base alla scansione del calendario rappresenta una opportunità preziosa e solo pochi istituti sono attivi su questo. Scarso, infine, è il ricorso a forme di pubblicità, anche sui social network. La formazione è un altro capitolo fondamentale. Non ci si può infatti aspettare che il diploma sia sufficiente, serve invece una formazione continua, con alcuni giorni all’anno dedicati all’aggiornamento e all’acquisizione di nuove conoscenze e tecniche.

Percepite criticità nell’importazione di cosmetici, in una fase in cui stanno cambiando in molti paesi le logiche degli scambi commerciali?
Non percepiamo particolari problematiche. Il mercato è sempre molto aperto e non crediamo ci sia il rischio di innalzamenti di barriere doganali. La nostra esperienza del mercato ci ha fatto mettere a punto strumenti finanziari idonei a tutelarci dalle oscillazioni dei cambi che ci permettono di garantire la stabilità dei prezzi mentre, per quanto riguarda i dazi, confidiamo che possa prevalere il clima di collaborazione fra stati che favorisce la stabilità del mercato e delle economie.

PARTNER DELLA CRESCITA DELL’ESTETISTA
«Credo molto nel ruolo delle aziende –sostiene Claudio d’Emilio. –Innanzitutto la formazione sull’uso delle apparecchiature innovative, che reputo essere la chiave di volta anche per il successo delle aziende fornitrici. Per Euracom, la fornitura di attrezzature o linee cosmetiche è sempre obbligatoriamente abbinata alla formazione. Perché qualsiasi prodotto o apparecchio se utilizzato in modo non ottimale o errato non porta alla soddisfazione del cliente, che assocerà il mancato risultato al centro e al marchio dell’azienda, perdendo fiducia. Per la formazione abbiamo creato Accademia Euracom, con tre aule didattiche in azienda per corsi che svolgiamo quotidianamente. Siamo attivi anche in sedi esterne, vicine alle realtà del territorio. Attraverso una rete di tecniche formatrici che viaggiano in tutta Italia, ci affianchiamo alle professioniste organizzando corsi e open day. Le aziende possono essere uno stimolo importante, per fare uscire le estetiste dalla routine e proporre nuove occasioni di crescita. Oltre ai corsi tecnico-pratici sulle attrezzature, siamo anche impegnati nella formazione sulle tecniche gestionali, sulla programmazione delle attività di promozione, sulla comunicazione attraverso il Web e i social network. Ci sentiamo un partner al fianco dei nostri clienti, anche per fornire materiale a supporto delle promozioni, dell’allestimento delle vetrine, del listino, ecc. Perché la titolare dell’istituto non è solo una estetista ma è soprattutto una imprenditrice, di cui ci sentiamo coinvolti a supportare la crescita imprenditoriale».

di E. Perani