Una recente indagine mette a confronto il microbioma cutaneo dell’adulto con quello infantile, evidenziandone peculiarità e differenze.

La cute umana e il suo microbioma costituiscono il primo strato protettivo nei confronti del mondo esterno. Il microbioma cutaneo dei neonati, al pari della struttura della pelle, è un sistema dinamico che può essere influenzato da molteplici fattori man mano che matura nel tempo.

In seguito ad una variabilità iniziale potenzialmente influenzata, ad esempio, dalla tipologia di parto, il microbioma cutaneo infantile diventa una superficie dominata da batteri del genere Streptococcus e, in misura minore, dal genere Gram-positivo Gemella e dai generi Gram-negativi Prevotella e Haemophilus. L’abbondanza di questi generi diminuisce con il passaggio all’età adulta, in risposta alle condizioni microambientali alterate sulla pelle umana.

Lo studio

Nella presente ricerca, pubblicata su Microorganisms, sono stati confrontati i microbiomi cutanei di neonati e adulti sani tra loro non correlati. Nello specifico, sono state indagate le differenze tassonomiche e funzionali tra i microbiomi della pelle delle gambe di neonati e adulti.

Tutti i soggetti reclutati presentavano una cute sana nei siti di campionamento proposti, non soffrivano di altre problematiche di salute e non avevano impiegato alcun farmaco noto per l’impatto sul microbioma cutaneo nei tre mesi precedenti.

I risultati

L’analisi metatassonomica basata sul gene 16S rRNA ha rivelato divergenze significative tra i gruppi di pelle infantile e adulta, evidenziando profili differenziali di microbioma sia a livello di genere che di specie.

Ha permesso, inoltre, di sottolineare le diversità nella struttura complessiva della comunità microbica. Per di più, i profili funzionali differenziali associati al microbioma cutaneo infantile e a quello adulto hanno suggerito la presenza di processi metabolici dissimili tra i gruppi.

Le conclusioni

Esistono discrepanze significative nella composizione della comunità microbica, nella connettività e nelle potenzialità funzionali tra il microbioma cutaneo infantile e quello adulto.

I dati raccolti si aggiungono alle informazioni disponibili sulla natura dinamica del microbioma cutaneo e pongono l’attenzione sul processo metabolico microbico differenziale che esiste sulla pelle di neonati e adulti, che potrebbe avere un impatto notevole sulla progettazione e sull’uso futuri di prodotti cosmetici, pensati per lavorare in concomitanza con il microbioma cutaneo.

Attualmente, tuttavia, le conoscenze in merito all’evoluzione del microbioma cutaneo infantile sono piuttosto limitate. Ci si chiede anche se tale trasformazione sia in parte associata alla composizione del microbioma.

Per chiarire se il microbioma cutaneo della prima infanzia possa avere un impatto sulla salute della cute nel tempo, è pertanto auspicabile una comprensione più approfondita delle dinamiche di tale sistema nel corso della vita.

Murphy Barry, Michael Hoptroff, David Arnold, Andrew Cawley, Emily Smith, Suzanne E. Adams, Alex Mitchell, Malcolm J. Horsburgh, Joanne Hunt, Bivash Dasgupta, and et al. 2023. “Compositional Variations between Adult and Infant Skin Microbiome: An Update” Microorganisms 11, no. 6: 1484. https://doi.org/10.3390/microorganisms11061484